Genova, ex dipendenti pubblici sotto inchiesta, per i pm cene, regali e lavori in casa in cambio di appalti

Diciotto persone sotto i riflettori della procura . Le perquisizioni e i sequestri sono andati avanti per diverse ore, pure nelle sedi di otto aziende genovesi

Gli appalti spezzatino, sotto la soglia dei quarantamila euro,  per assegnare senza gara lavori e forniture alle aziende amiche che in cambio offrivano ai dirigenti e dipendenti pubblici piccoli lavori di ristrutturazione gratuiti, ma anche cene,regalitra cui unpiccolo impianto di domotica casalingo e in un caso anche denaro. E’ questo il fulcro della maxi inchiesta della Procura di Genova, coordinata dal sostituto procuratore Patrizia Petruzziello e condotta dal guardia di finanza che ieri mattina ha visto l'esecuzione di almeno una ventina di perquisizioni che hanno riguardato dirigenti e dipendenti pubblici e le sedi di diverse aziende. Gli indagati sono in tutto 18. Da una parte ci sono 7 tra dirigenti e dipendenti pubblici, dall’altro 11 fra imprenditori e dipendenti di aziende e consorzi che si sono visti assegnare senza gara – sostiene l’accusa – appalti di ristrutturazione, forniture ed efficientamento energetico di una quindicina di immobili in uso alla pubblica amministrazione. Tra questi: la caserma Ilardi di Sturla, i commissariati polizia di Pré, Cornigliano e Rapallo, un appartamento di servizio a Chiavari, la caserma del reparto mobile di Bolzaneto, lo stabilimento balneare della polizia di Stato di Quinto, la caserma Testero della guardia di finanza. I fatti contestati sarebbero stati commessi tra il 2019 e il 2024o.

Indagati anche 11 tra imprenditori e dipendenti delle 8 imprese aggiudicatarie delle procedure di gara oggetto d’indagine, tutte con sede in provincia di Genova. I reati a vario titolo sono turbata libertà degli incanti, corruzione per atti contrari ai doveri di ufficio, truffa ai danni dello Stato o di un altro ente pubblico e frode nelle pubbliche forniture.