Calciatori contro la Fifa per le troppe partite in calendario che portano rischi alla salute
Leghe e giocatori presentano quindi reclamo all'Unione Europea
Si gioca troppo e i calciatori sono pronti a dire basta. Il calendario è intasato, stressante, non esiste spazio per recuperare energie fisiche e mentali. E i tanti infortuni fanno sorgere un dubbio: non avranno ragione gli sportivi? Così la protesta arriva all’Unione Europea. L'associazione delle Leghe, il sindacato dei giocatori hanno presentato reclamo alla Commissione Ue contro la Fifa per abuso di posizione dominante nell'imporre il calendario delle partite internazionali 2025-2026: in particolare per l’organizzazione folle del Mondiale per club 2025 e del Mondiale 2026. Il nuovo Mondiale per club è a 32 squadre e il Mondiale per Nazionali a partire dal 2026 è stato allargato a 48 squadre: questo porterà a un inevitabile aumento degli incontri. Secondo il report del sindacato internazionale almeno 15 match in più a stagione per i top club europei, e per i calciatori più impiegati almeno 80. Il programma internazionale mette a rischio la sicurezza e la salute dei giocatori – denunciano – e minaccia la sostenibilità economica e sociale di importanti competizioni nazionali apprezzate per generazioni dai tifosi in Europa e nel mondo. Il reclamo, dettagliato e supportato da prove, è stato presentato alla direzione generale per la Concorrenza della Commissione europea, con un'azione legale ritenuta "necessaria per salvaguardare il settore del calcio europeo". È stato messo in evidenza il "conflitto d'interessi" della Fifa, denunciando il mancato coinvolgimento nelle decisioni sul calendario di Leghe e calciatori, e accusano la Federazione internazionale di abusare del suo potere governativo per promuovere i propri interessi commerciali. Quando il gioco si fa duro, entrano in campo gli avvocati.