Alberto Genovese assolto dall'accusa di stupro dell'ex fidanzata: "C’era consenso, lei voleva solo i soldi", la ragazza indagata per calunnia

La ragazza che lo accusava rischia il processo per calunnia

Ieri è stata depositata la sentenza nella quale il Gup Chiara Valori assolve Alberto Genovese dall'accusa di violenza sessuale ai danni di una modella che lo aveva denunciato, in una seconda fase, dopo aver inizalmente sostenuto che i loro rapporti erano stati consensuali. Nelle motivazioni il giudice dedica quasi 100 pagine a spiegare perché è arrivato a questo convincimento. 

Alberto Genovese assolto dall'accusa di stupro della ex fidanzata: "C’era consenso, lei voleva solo i soldi"

Nei casi di violenza sessuale spesso l’ipotesi accusatoria si basa solo sulle dichiarazioni della persona offesa, senza riscontri probatori di altro tipo, ma proprio per questo la giurisprudenza ormai consolidata ritiene che i due elementi della credibilità soggettiva del dichiarante e dell’attendibilità intrinseca del suo racconto debbano essere sottoposti a una verifica più rigorosa e precisa. Nel caso in esame la presunta vittima ha cambiato la versione da compimento di atti sessuali consensuali a non ero cosciente, una vera svolta di 180 gradi. 

Questa progressione nelle dichiarazioni è accettata nel caso di violenze di genere perché dipendono, nel corso del tempo, dall’aumento della fiducia nell’autorità procedente, nonché dal lento superamento del trauma subito. Ma il contesto in cui la dichiarante ha mutato versione è il contatto con Fabrizio Corona che ha gestito successivamente le sue partecipazioni a più puntate della trasmissione Non è l’arena di Massimo Giletti, per le quali percepisce un compenso (nessuna accusa per loro due). Una querela quindi strumentale a sfruttare mediaticamente la vicenda, secondo la tesi difensiva accolta dal Gup. Questo per quanto riguarda la credibilità del soggetto, per quanto riguarda l’attendibilità intrinseca, per numerose pagine, vengono ricostruiti gli episodi che dovrebbero costituire reato, ma qui il giudice accoglie la tesi difensiva, cioè che si trattava di atti fra due adulti consenzienti, in quanto lo “stordimento”, dovuto all’assunzione degli stupefacenti, era ricercato da entrambi proprio per superare inibizioni e soglie del dolore nella ricerca ossessiva del piacere, il cosiddetto Chem-Sex (chemical sex): "Laddove entrambi i partner acconsentano — nelle loro piene facoltà perché la manifestazione dell'assenso precede l'assunzione delle sostanze psico-attive — a tale tipo di rapporto, deve ritenersi che tale consenso estenda i propri effetti almeno fintanto che lo stesso non venga revocato mediante manifestazioni univoche e percepibili al partner".

Di conseguenza il magistrato giudicante ha trasmesso gli atti alla Procura affinché proceda contro l'accusatrice per il reato di calunnia. Invece il Gup ha condannato Genovese per una tentata violenza e per altri reati a 15 mesi che si sommano ai 6 anni e 11 mesi che sta scontando dopo la condanna per due violenze ricevuta all'esito del primo processo. Nella sentenza di ieri son state concesse le attenuanti generiche a lui e all'ex fidanzata Sarah Borruso (condannata ad un anno per aver partecipato al tentato stupro), in quanto le difese hanno documentato come "entrambi abbiano profondamente messo in discussione il proprio stile di vita, abbiano intrapreso un percorso di disintossicazione e terapeutico" ed abbiano chiesto di essere ammesso a percorsi di giustizia riparativa, anche offrendosi di risarcire le persone offese.

Chi è Alberto Genovese

Genovese nasce a Napoli nel 1977. Laureatosi in Economia e Commercio alla Bocconi di Milano, muove i primi passi nel settore della consulenza dapprima con la società McKinsey, quindi passa a Bain e, infine, ad eBay. Il suo, tuttavia, è un nome che diventa noto nel 2010, con la fondazione di Facile.it, principale portale di comparazione di assicurazioni in Italia. Genovese resta alla guida di Facile.it fino al 2014, anno in cui lo vende per 100 milioni di euro al fondo di private equity Oakley Capital. L'allora 37enne, tuttavia, terrà in quell'occasione per sé una parte (ridotta) della società. 

Nello stesso anno, poi, fonda l'agenzia specializzata in polizze RC auto e moto Prima Assicurazioni. Nel giugno dell'anno successivo, la vendita della prima polizza. L'azienda cresce, nel 2018 arrivano 100 milioni di euro di investimento da Goldman Sachs e Blackstone e l'anno seguente si contano 130 milioni di euro di premi. Successivamente si moltiplicano i progetti di Genovese: viene fondata brumbrum.it (piattaforma per la compravendita di moto e auto) e Zappyrent (startup per la facilitazione degli affitti a medio e lungo termine).