Marcello Dell'Utri verso il processo: "Bonifici per 42 mln € da Berlusconi per comprare il suo silenzio su stragi di mafia"
L'ex fondatore di Forza Italia e braccio destro del Cav "avrebbe commesso i reati al fine di occultare la più grave condotta di concorso nelle stragi ascrivibile a Silvio Berlusconi e allo stesso Marcello Dell’Utri"
La procura di Firenze chiede il processo per Marcello Dell'Utri e la moglie Miranda Anna Ratti per per "mancata comunicazione di variazioni patrimoniali". L'ex fondatore di Forza Italia assieme a Berlusconi è accusato di aver intascato 42 milioni di euro tramite bonifici dal Cav e non averli dichiarati. Soldi, che secondo i pm servivano a pagare il suo silenzio sulle stragi di mafia. Nel marzo scorso la Dda aveva ottenuto il sequestro di 10,8 milioni individuati nei flussi di conto di Dell’ Utri e consorte.
Marcello Dell'Utri verso il processo: "Bonifici per 42 mln € da Berlusconi per comprare il suo silenzio su stragi di mafia"
Marcello Dell'Utri verso il processo. L'ex fondatore di Forza Italia e braccio destro del Cav "avrebbe commesso i reati al fine di occultare la più grave condotta di concorso nelle stragi ascrivibile a Silvio Berlusconi e allo stesso Marcello Dell’Utri per la quale l’ex premier è stato indagato unitamente all’ex manager di Publitalia, sino al momento del suo decesso, avvenuto in epoca successiva all’ultima elargizione contestata, costituendo le erogazioni di quest’ultimo il quantum percepito da Dell’Utri per assicurare l’impunità a Silvio Berlusconi" secondo i pm fiorentini titolari dell’inchiesta Luca Tescaroli, Luca Turco e Lorenzo Gestri. Chi è stato condannato in via definitiva per reati di mafia, nel caso di Dell'Utri concorso esterno in associazione mafiosa, a maggio del 2014, è obbligato a comunicare per dieci anni qualsiasi cambiamento nel patrimonio che superi i 10.329,14 euro all’anno.
Alla moglie di Dell'Utri contestato il trasferimento fraudolento di beni
Stessa identica richiesta dalla procura per Anna Ratti, moglie di Marcello Dell'Utri. Chiesto il rinvio a giudizio per la donna per il reato di trasferimento fraudolento di beni. La donna avrebbe ricevuto da Berlusconi 15 bonifici, del valore di poco più di 8 milioni di euro. Una sorte di "prestito infruttifero" la causale riportata. Soldi "mai restituiti ed erogati in ragione del rapporto che legava Berlusconi a Dell’Utri".