Dossieraggio, Striano a 007 Adami: "500 imprese italiane gestite dalla Russia", indagato anche un agente dei servizi segreti, spiava conti di un prelato

Procuratore Cantone: "Saccheggio di dati sensibili dalle banche dati del Sos"; oltre ad un funzionario dei servizi segreti, sotto indagine un ex pm e un tenente della Finanza per aver scambiato informazioni riservate su figure di spicco, connesse a operazioni sospette

Prosegue il caso dossieraggio che vede coinvolto, tra gli altri, il tenente della Finanza Pasquale Striano e l’ex pm Antonio Laudati, rispettivamente il comandante ed il coordinatore del gruppo Segnalazioni Operazioni Sospette (Sos) interno alla Direzione Nazionale Antimafia (Dna) e sul quale la Procura di Perugia continua ad indagare. Da quanto emerso sino ad ora, dall’ufficio della Procura nazionale antimafia fuoriuscivano atti giudiziari e dati sensibili su richiesta di "una serie di soggetti", non solo giornalisti. Il sospetto che emerge dall’inchiesta è che i 'mandanti' di quelle richieste possano provenire anche da servizi segreti deviati e alti prelati del Vaticano. Nelle indagini della procura perugina sui presunti dossier a carico di politici, vip, monsignori e sportivi, risulta indagato anche un funzionario dell'Agenzia per la sicurezza esterna del paese (Aise), oltre a Laudati e Striano ed altre persone, ma questo non avrebbe mai avuto incarichi operativi all'interno dell’agenzia di servizi segreti. A confermarlo, le stesse fonti di governo che sottolineano anche che la vicenda non ha nulla a che fare con quella relativa alla selezione per entrare all'Aise della moglie del ministro Crosetto. Il nome del funzionario indagato è quello di Silvio Adami, il quale per i pm del capoluogo umbro potrebbe costituire "il possibile collegamento con gli apparati di sicurezza del Paese". Di lui si sa solo che due anni fa percepiva un reddito come dipendente del Comando generale dei Carabinieri. Striano ha cancellato dal suo cellulare le chat che si scambiava con giornalisti, amici, l’uomo dell’Aise e un investigatore privato dalla Gladius Investigations, ma il procuratore di Perugia Raffaele Cantone vuole chiedere a Meta di recuperarle. Intanto si apre un altro fronte che riguarda dossier segreti sui russi: "Se vuoi ti posso mandare un file che nessuno ha, neanche in Finanza, ove ci sono le 500 imprese italiane rette dai russi ci sarebbe da fare un lavorone ma io non riesco", scriveva Striano allo 007 indagato, il 17 maggio 2022 e al messaggio di Striano il funzionario rispondeva: "Magari".

Il caso finisce in Commissione antimafia; spiato anche un Monsignore

La Commissione antimafia tratterà il caso mercoledì prossimo, 11 settembre. Non si esclude che possano essere valutate eventuali audizioni sulla vicenda. "C’è stato un vero e proprio saccheggio delle nostre banche dati" aveva spiegato lo scorso marzo, davanti alla stessa commissione parlamentare, il procuratore Cantone, "I numeri inquietano, perché sono davvero mostruosi. Quella effettuata da Striano è certamente una ricerca spasmodica di informazioni". Adami il 2 marzo 2022 scriveva un altro messaggio a Striano: "Ermes Giovanni Viale, nato a Pinerolo nel 1960. Grazie amico mio". Il tenente della Finanza, preoccupato, gli rispondeva così: "Silvio, sono notizie troppo riservate. Attenzione all’utilizzo, risalgono a me senza problemi", ma Adami lo aveva tranquillizzato: "Non ti preoccupare, le gestisco come sai". Dopo cinque giorni, Striano aveva acconsentito alla richiesta, inviando la Sos su Viale, un sacerdote che è stato alla parrocchia Santa Maria Assunta della Valle di Subiaco dal 1989, ma di cui non si conosce la data di chiusura del mandato: "Il personaggio è un pezzo da 90", aggiungeva il tenente della Gdf. Dalla segnalazione per operazioni sospette, infatti, emergerebbe una "anomala movimentazione in contanti" sul conto corrente personale del Monsignore allo Ior. In un altro caso precedente, del luglio 2017, lo stesso Adami chiedeva altre informazioni e Striano rispondeva come segue: "Presumo che gli amici devono appaltare qualcosa di alimentare e nello specifico forniture di carni", per poi consigliargli di "imbastire una risposta per gli amici": "Se magari ci invitano a mangiare una bistecca diciamo noi a chi scegliere". Striano sembra dimostrare sempre più di avere diverse conoscenze interne al Vaticano, compresa una 'tessera' che gli consentiva di avvalersi di una serie di servizi offerti dalla Santa Sede. Sarebbe riuscito anche a far trovare un lavoro in Vaticano a un suo amico, tale Matteo.