Carcere Beccaria, evasi 2 fratelli di nazionalità egiziana di 16 e 17 anni promotori della rivolta del 31 agosto e un altro detenuto
Nella giornata di ieri, 8 settembre, sono evasi dal carcere minorile Beccaria 3 detenuti. Due di loro sono fratelli e uno di questi aveva già tentato la fuga 3 volte. I detenuti sarebbero fuggiti scavalcando il muro di cinta
Due detenuti di 16 e 17 anni, di nazionalità egiziana, sono evasi ieri pomeriggio dal carcere minorile Beccaria di Milano scavalcando il muro di cinta. Con loro c'era un terzo detenuto, 17enne di origine italiana, che gli agenti sono riusciti a fermare prima che riuscisse a scavalcare il muro. In serata, durante le ricerche degli altri due detenuti, il terzo detenuto ha ritentato la fuga, questa volta con successo in circostanze ancora da chiarire. Alfonso Greco, segretario lombardo del Sappe, ha affermato: “Quel che è avvenuto è davvero incredibile e sconcertante. I due evasi erano nel gruppo avanzato e sono gli stessi che si sono resi promotori delle rivolte scorse e mai trasferiti nonostante i comportamenti pregressi. Tra l'altro, uno dei fratelli è la terza volta che tenta di evadere. Sono mesi che il Sappe chiede di prendere posizione a livello ministeriale a tutela di chi in carcere lavora in prima linea”.
Gennarino De Fazio, segretario generale della Polizia Penitenziaria UILPA, in un comunicato ha dichiarato: “Siamo allo sfascio più totale, dal Dipartimento per la Giustizia Minorile e di Comunità, anziché cercare capri espiatori, indichino soluzioni concrete, se ce l'hanno”. “Uno dei due - ha aggiunto - era già fuggito nel giugno scorso e rintracciato nel giro di qualche giorno. Quanto accade, ovviamente, non è frutto del caso, ma ha responsabilità precise da ricercarsi nel pressapochismo politico e amministrativo che imperversa ormai da troppi anni. I due evasi sono già ricercati dalla Polizia penitenziaria e dalle altre forze dell'ordine ed è del tutto probabile che, nel giro di poche ore o al massimo qualche giorno, vengano ripresi o, addirittura, si riconsegnino. Ma ciò non cancellerà le falle del sistema che, per esempio, tiene 18enni negli adulti a bruciare vivi e 25enni nei minori con i 14enni. Un paradosso incomprensibile”.
Cesare Beccaria, evasi 3 detenuti in un giorno: la crisi delle carceri
Il Dipartimento per la Giustizia Minorile e di Comunità ha fatto sapere in una nota che: “Nei giorni scorsi si è conclusa un'ispezione del Beccaria e sono stati individuati alcuni interventi infrastrutturali da svolgersi con la massima urgenza. Da domani, inoltre come da disposizione dei giorni precedenti, il nuovo comandante del contingente di Polizia penitenziaria. Ad accogliere l'unità e il nuovo comandante, commissario Raffaele Cristofaro, sarà il capo dipartimento per la Giustizia Minorile e di Comunità Antonio Sangermano”. Secondo De Fazio, nella situazione attuale di 15 mila detenuti in più dei posti disponibili e 18 mila agenti di polizia penitenziaria in meno, “servono interventi incisivi e immediati o la catastrofe sarà sempre più pesante”.
La rivolta del 31 agosto
Nell'ultimo anno ci sono state diverse evasioni e molte proteste più o meno violente. Il 31 agosto, per esempio, alcuni di loro - tra cui i due fratelli evasi ieri 8 settembre - avevano dato fuoco ai materassi delle loro celle e tentato la fuga approfittando di una porta lasciata aperta. La fuga è durata qualche ora, dopodichè i 4 detenuti evasi sono stati riportati in carcere. Il bilancio è stato di 8 feriti. La tensione al Beccaria era anche aumentata dopo l'inchiesta per violenze e maltrattamenti sui detenuti che lo scorso aprile aveva portato all'arresto di 13 agenti della polizia penitenziaria. Secondo la procura, gli agenti avrebbero abusato fisicamente e psicologicamente 12 detenuti minorenni.