Genova, tuffo nell'acqua inquinata dai batteri, quindici baby surfisti si sentono male prima di una gara
La competizione era stata annullata per mancanza di vento, ma i ragazzini avevano fatto il bagno lo stesso per rinfrescarsi. La procura ha aperto un'indagine
Dopo i malori accusati da quindici ragazzini che hanno fatto un tuffo a Punta Vagno, la procura di Genova ha aperto un fascicolo, al momento a carico di ignoti, per lesioni colpose. I giovanissimi - dai 9 ai 12 anni di età - si trovavano nella spiaggia del quartiere della Foce perché stavano partecipando alla quarantesima edizione della coppa “Primavela Kinder Joy of moving di Genova 24”. La gara di windsurf doveva iniziare lunedì e gli atleti erano pronti a salire sulle loro tavole per il via, quando per mancanza di vento i giudici hanno rinviato l’evento al giorno successivo. Molti baby surfisti sono rimasti sulla battigia, però. E dato il caldo qualcuno di loro ha fatto il bagno.
Quelli che hanno toccato l’acqua, poche ore dopo, hanno accusato vomito e diarrea, sintomi di una violenta gastroenterite. Quindici, secondo genitori e allenatori dei vari circoli nazionali che partecipano alla kermesse. Martedì mattina cinque ragazzi sono stati portati al Gaslini, dove è stata rilevata l’infezione batterica. Dall’ospedale è partita la segnalazione ad Asl 3 e Arpal, incaricate di effettuare i rilievi dell’acqua della spiaggia di piazzale Martin Luther King. Mentre i tecnici facevano i campionamenti alla Foce, altri tre ragazzini correvano in ospedale perché le loro condizioni si erano aggravate. Uno è stato dimesso la sera stessa, gli altri due invece hanno passato la notte in osservazione. Dall'esito degli esami dell'acqua si è scoperto che i batteri erano presenti 40 volte di più del limite consentito.
La Federazione italiana della vela è stata costretta a sospendere la coppa Primavela per i windsurf giovanili categoria Techno 293, nonostante l’intenzione iniziale degli organizzatori fosse quella di spostare il campo di gara a Voltri. La decisione è stata presa «in via precauzionale» (e anche perché i concorrenti ormai erano stati decimati) dopo i numerosi casi di gastroenterite. Per questo è stato proposto un rimborso a chi aveva subito i disagi. «Rispetto alla possibilità che questi lievi malesseri siano riconducibili alla qualità dell'acqua nell'area prevista per le tavole, la Federvela, in accordo con capitaneria e Arpal, ha richiesto una verifica ambientale, ricordando che all'ultimo esame della stessa Arpal (in data 10 luglio 2024, pubblicato sul sito dell'agenzia) la qualità dell'acqua era stata giudicata eccellente». Il problema è che il campionamento a cui si riferisce la Fiv è stato effettuato altrove.
E la Procura vuole accertare proprio questo. L’acqua era davvero eccellente? Domanda che il magistrato di turno ha rivolto alla capitaneria di porto. Da qui la futura decisione di archiviare il caso oppure iscrivere il nome dei responsabili nel registro degli indagati. Anche perché nella zona esiste un divieto di balneazione, ma dovuto al rischio che i bagnanti potrebbero correre per eventuali passaggi di rimorchiatori in manovra.