Cosenza, sequestrati autovelox "illegali, non omologati e senza prototipo", multe annullabili, Codaconds: "Si va verso il ritiro dei macchinari in tutta Italia"
Le mancanze non garantiscono la legittimità delle apparecchiature. Giancarlo Baiano di Polstrada: “Il prototipo è risultato differente dalla versione modificata che la società ha fornito ai comuni”
Inizialmente non ha avuto seguito. Successivamente si è scatenato un vero e proprio effetto domino. Stiamo parlando della decisione presa dal Gip sugli autovelox. Provvedimento preso a seguito di un’indagine realizzata dalla procura di Cosenza sulla "non legittimità del sistema di rilevamento” delle violazioni della velocità, effettuate con la strumentazione denominata T-exspeed v.2.0 con postazioni fisse per il rilevamento della velocità sia media che puntuale, dislocate lungo la statale 107 e la provinciale 234 del territorio della provincia di Cosenza e la statale 106". Oltre alla mancata omologazione, dalla polstrada, è emerso che gli autovelox erano privi del sistema di rilevamento. La mancanza dei suddetti elementi comporta la mancanza di legittimità delle violazioni individuate da tali sistemi.
L’affondo della Lega
Non sono mancate le reazione dal mondo politico. In primis c’è la Lega. In un comunicato del partito si legge: "La Lega, in primis il ministro Matteo Salvini è al lavoro per mettere ordine in una situazione di caos. La salvaguardia degli utenti della strada e dei pedoni è una priorità, ma senza tartassare i cittadini con migliaia di autovelox illegali che non aumentano la sicurezza ma solo le multe".
La denuncia di Polstrada
Giancarlo Baiano, dirigente della Polstrada di Cosenza, in una dichiarazione ha spiegato le motivazioni del provvedimento: "Il prototipo depositato al ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti - ha chiarito Giancarlo Baiano - è risultato differente dalla versione modificata che la società ha fornito, in un secondo momento, ai Comuni. Il provvedimento - ha aggiunto - è stato per questo notificato alla società che fornisce questa tipologia di servizi con questo apparato e ovviamente anche ai comuni che hanno contratto d'uso con società".
L’attacco del Codacons
Infine, anche il Codacons è intervenuto chiarendo che "le multe elevate da apparecchi autovelox non a norma possono essere contestate purché la sanzione non sia stata già pagata dagli automobilisti". Il sequestro degli autovelox illegali stabiliti dal gip del tribunale di Cosenza, cioé quelli con sistema di rilevamento delle violazioni della velocità effettuate con la strumentazione denominata T-EXSPEED v 2.0, "a brevissimo riguarderà tutto il territorio nazionale", spiega il legale del Codacons, Francesco Di Lieto.