Firenze, sequestrati 41 milioni a imprenditore russo: tra i beni c’è anche il castello di Torre del Gallo
Sempre più mani straniere sulla città di Firenze. Su richiesta della Procura di Kiev sono stati sequestrati ben 41 milioni di beni al magnate russo Alekszej Fedoricsev
Probabilmente sarebbe passato in sordina come tanti altri. Ma tra i beni sequestrati per corruzione al magnate russo indagato per corruzione da Kiev, c’è anche il castello della Torre del Gallo, imponente villa a Pian de Giullari che domina l’intera città di Firenze. Alekszej Fedoricsev è stato raggiunto dai militari del comando della guardia di finanza di Firenze in esecuzione di un provvedimento emesso dal gip del tribunale fiorentino, su richiesta di assistenza internazionale della Procura specializzata anticorruzione di Kiev. Nello specifico l'imprenditore risulta indagato per reati, commessi in Ucraina, di corruzione di pubblici funzionari, frode ai danni di una società pubblica ucraina attiva nella commercializzazione di prodotti agricoli per un ammontare di oltre 60 milioni di dollari, e riciclaggio. Alexey Fedorychev, 68 anni, imprenditore e uomo d'affari di origini russe, inserito da Forbes tra gli uomini più ricchi di Russia, e fondatore della società Fedcom, specializzata nel commercio di fertilizzanti e materie prime, su richiesta di assistenza giudiziaria internazionale inoltrata dalla procura specializzata anticorruzione di Kiev, in Ucraina. L'uomo d'affari, attivo soprattutto nel commercio di materie prime, è anche proprietario di porti, sponsor di squadre sportive (ex patron delle squadre di calcio Fc Dynamo Mosca e Fc Rostov, oggi sponsor dell'As Monaco Basket), investimenti nel settore chimico e dei fertilizzanti. Secondo i magistrati di Kiev, Fedoricsev avrebbe impiegato i proventi della frode e della corruzione, derivanti dalla vendita illegale dei prodotti agricoli appartenenti alla «Corporazione», veicolandoli su conti correnti esteri, in società straniere: Livirtavis enterpresisi ldt, con sede a Citro, Grain – trans ldt, con sede nella Repubblica di Cipro e Fedcominvest Europe Sarl con sede nel principato di Monaco. Il 12 settembre 2014 avrebbe poi trasferito 8 milioni e 600 mila euro dal suo conto personale alla società Torre del Gallo Ldt. La Torre del Gallo, anticamente, faceva parte di un vero e proprio castello su una collina strategicamente vicina a Firenze, appartenuto, secondo alcuni storici, alla famiglia Galli, che era di origine molto antica e della quale resta uno stemma in pietra vicino a una targa in caratteri gotici che si trova su una delle pareti dell’antico cortile. La fortificazione fu parzialmente demolita nel 1280 perché di proprietà ghibellina, passando automaticamente all’amministrazione degli ufficiali di Parte Guelfa. Nel 1364 subì nuove devastazioni in seguito alle scorribande di John Hawkwood, che mise a ferro e fuoco il colle di Arcetri. Di fronte a questo pezzo di storia di Firenze, la sindaca, Sara Funaro, non nasconde la sua preoccupazione per gli appetiti stranieri sulla città. Commentando il sequestro a carico del magnate russo ai microfoni di Controradio, afferma: “Il fatto che Firenze sia una città oggetto di appetiti forti da parte di imprenditori stranieri è una delle cose che mi preoccupa di più. Noi dobbiamo mettere in campo tutti quelli che sono gli strumenti possibili perché in città si possa agire nella legalità”. E ancora: “E’ chiaro che come amministrazione comunale non possiamo che mettere a disposizione, insieme agli altri livelli istituzionali, la nostra collaborazione, ma dobbiamo anche agire con una forte sensibilizzazione. Tante azioni sono state fatte, tante altre sono da fare, mi viene in mente i tanti tavoli che sono stati fatti sulla legalità, e mi viene in mente la sensibilizzazione che è stata fatta e che facciamo nelle scuole e sui vari livelli istituzionali con i funzionari, agli immobili che come amministrazione abbiamo sequestrato alla mafia per darli a funzionalità sociali. Su questo noi bisogna alzare il livello di attenzione e lavorare perché la nostra città viva ed operi nella legalità perché queste sono le cose che personalmente mi preoccupano di piu'”. Fedorychev, risidente a Monaco, cittadino ungherese e uruguaiano, ma di origine russa, è attivo soprattutto nel commercio di materie prime, con investimenti nel settore chimico e dei fertilizzanti, ed è anche proprietario di terminal marittimi. I beni sequestrati sarebbero frutto del reinvestimento di proventi illecitamente accumulati. Fedorychev risulta indagato per i reati, commessi in Ucraina, di corruzione di pubblici funzionari, frode ai danni di una società pubblica ucraina attiva nella commercializzazione di prodotti agricoli per un ammontare di oltre 60 milioni di dollari, e riciclaggio. Tutti fatti avvenuti a Kiev nel 2014 prima dello scoppio del conflitto russo-ucraino. I riscontri, spiega la procura, hanno consentito di acclarare che l'uomo d'affari, reinvestendo parte dei proventi illecitamente conseguiti, è arrivato a detenere, tramite una fiduciaria con sede nel capoluogo toscano, la titolarità dell'intero capitale della società proprietaria dell'iconico e lussuoso complesso della Torre del Gallo, a Pian dei Giullari, sulla collina di Arcetri, immobile da cartolina inserito in uno dei luoghi più prestigiosi e ambiti del capoluogo toscano, dove Fedoricsev risiede saltuariamente. Fedoricsev è difeso d'ufficio dai legali Michele Luzzetti e Michele D'Avirro.