Savona, fingeva di essere un principe azzurro francese, invece era solo un truffatore del Burkina Faso

L'indagine della polizia postale e della procura è partita dalla denuncia di una donna che era stata prima raggirata e dopo ricattata dal finto spasimante

Nella chat erano ragazzi affascinanti, rassicuranti e gentili. Nei fatti reali, invece, a dare vita a queste “persone perfette” un gruppo criminale dedito alla truffa, a cui arrivava dopo mesi di scambi virtuali. Per questo motivo la polizia di Stato di Genova e Savona, con il coordinamento del servizio Polizia Postale e per la sicurezza cibernetica di Roma e la collaborazione dei centri operativi di Bologna, Roma e Firenze, oltre che delle sezioni operative di Modena e Viterbo, hanno eseguito sette perquisizioni emesse dalla Procura della Repubblica di Savona a carico di altrettanti indagati, a vario titolo, per truffa e riciclaggio, in esito ad un’attività investigativa avviata a seguito della denuncia presentata da una donna ligure.