Francesca Deidda, trovati i resti umani del corpo in un borsone da calcio, era scomparsa da San Sperate a maggio

Il cambiamento sarebbe giunto a seguito dell’interrogatorio effettuato al marito Igor Sollai. Quest’ultimo, dopo essere stato ascoltato per quattro ore dal pm Marco Cocco, ha riaffermato la sua innocenza

Resti umani sono stati ritrovati lungo la vecchia strada statale 125, nota come Orientale Sarda, dalle squadre impegnate nella ricerca del cadavere di Francesca Deidda. La donna, scomparsa lo scorso 10 maggio da San Sperate, secondo gli inquirenti sarebbe stata vittima di un femminicidio ed il principale indiziato è il marito Igor Sollai. Nei giorni precedenti sarebbero stati rinvenuti, in un borsone da calcio, una serie di oggetti, tra cui un bite dentale e tracce di sangue, sicuramente appartenenti a Francesca, secondo le analisi effettuate.

Per giorni Igor Sollai, marito della donna, ha continuato a dichiararsi innocente. Tuttavia, circa dieci giorni fa, è stato arrestato con l’accusa di omicidio aggravato e occultamento di cadavere da parte della Procura di Cagliari. La Procura, infatti, ritiene che Francesca sia stata uccisa dal marito, il quale è attualmente detenuto nel carcere di Uta. Le ricerche sono state riprese con l’ausilio dell’unità cinofila molecolare, specializzata nella ricerca di sangue e cadaveri, giunta appositamente da Bologna. Fino alla tarda mattinata di giovedì 18 luglio non erano emersi nuovi elementi, ma la svolta è arrivata subito dopo pranzo, con l’intervento del Ris e del magistrato sul luogo del ritrovamento. Il cadavere è stato rinvenuto ai piedi di un albero, nei pressi del ponte romano.

Igor Sollai interrogato per 4 ore: “Non c’entro nulla con la scomparsa di Francesca”

Francesca si è allontanata di sua spontanea volontà, io non c’entro nulla con la sua scomparsa” ha dichiarato il marito durante un lungo interrogatorio effettuato con il pm Marco Cocco, nel carcere di Uta. Sollai, dunque, accusato di omicidio volontario e occultamento di cadavere, ha nuovamente ribadito la sua innocenza. Sollai, camionista di professione e classe 1981, assistito dagli avvocati Carlo Demurtas e Laura Pirarba, è stato interrogato per oltre quattro ore a partire dalle ore 10 del mattino. Durante l’interrogatorio ha esposto dettagli ritenuti sospetti dagli inquirenti. Tuttavia, l’interrogatorio sarà ripreso la prossima settimana. Secondo i suoi legali, Igor, sebbene provato, è rimasto lucido e ha risposto a tutte le domande. 

Intervista a Igor Sollai prima dell’arresto 

Due giorni prima del suo arresto per omicidio, Igor Sollai ha dichiarato per “Chi l’ha visto” che sua moglie Francesca, scomparsa da maggio, non risponde al telefono ma non è scomparsa. Ha suggerito, inoltre, che potrebbero esserci altre persone coinvolte e che gli inquirenti gli hanno consigliato di silenziare. 

L’allarme lanciato dal fratello di Francesca 

Il fratello di Francesca Deidda è stato il primo a lanciare l’allarme della scomparsa della sorella, presentando denuncia ai carabinieri e sollevando i primi sospetti sul marito. A maggio, infatti, Francesca aveva chiesto alcuni giorni di ferie al call center presso cui lavorava, ma nelle settimane successive sono stati inviati numerosi messaggi dal suo telefono. Messaggi che, secondo la Procura, sarebbero stati inviati proprio dal marito Igor Sollai con l’intento di rassicurare chi cercava notizie sulla moglie.