Santa Margherita Ligure, virata del neo-sindaco Caversazio al decoro urbano, no al costume fuori dalla spiaggia, vietati alcolici di notte - PDF ORDINANZA

Il sindaco di Santa Margherita Ligure Guglielmo Caversazio: "Ho emanato due ordinanze che disciplineranno, fino al prossimo 30 settembre, il consumo di alcolici e il decoro urbano; divieto su tutto il territorio comunale, dalle ore 21.00 alle ore 06.00 del giorno successivo, di consumare e di trasportare, nei luoghi pubblici o aperti al pubblico, bevande alcoliche di qualsiasi gradazione"

A Santa Margherita Ligure, il neo-sindaco Guglielmo Caversazio ha emanato due ordinanze che resteranno in vigore fino al 30 settembre 2024 e che disciplineranno per tutto il periodo il consumo di alcolici e il decoro urbano. Tra le disposizioni principali il divieto di consumare e trasportare, nei luoghi pubblici o aperti al pubblico, bevande alcoliche di qualsiasi gradazione e il divieto di indossare solo il costume da bagno fuori dalla spiaggia.

Santa Margherita Ligure, virata del neo-sindaco Caversazio al decoro urbano e divieto di consumo di alcolici di notte, le ordinanze

"Ho emanato due ordinanze che disciplineranno, fino al prossimo 30 settembre, il consumo di alcolici e il decoro urbano - spiega il sindaco di Santa Margherita Ligure Guglielmo Caversazio -. Ordinanze di questo tipo non sono dispositivi che amo particolarmente, perché affrontano fenomeni complessi senza generare quel sentimento di progresso civile che offrirebbe l’unica, vera risposta ai problemi. Sono tuttavia strumenti che agevolano l’intervento delle forze dell’ordine in caso di necessità, quando la libertà individuale entra in conflitto aperto col superiore diritto di una città all’ordine e al decoro pubblico.

Con queste premesse ho disposto il divieto su tutto il territorio comunale, dalle ore 21.00 alle ore 06.00 del giorno successivo, di consumare, nei luoghi pubblici o aperti al pubblico, bevande alcoliche di qualsiasi gradazione. Restano ovviamente esclusi dal provvedimento somministrazione e consumo effettuati all’interno dei pubblici esercizi, delle attività commerciali o artigianali, oppure delle aree concesse a plateatico. L’ordinanza vieta anche di circolare trasportando bevande alcoliche di qualsiasi gradazione ed in qualsiasi contenitore. Aderendo inoltre alle richieste di molti cittadini, ho emanato, fra le altre misure, il divieto di circolare al di fuori delle spiagge indossando solo il costume da bagno o a torso nudo. Era da oltre 30 anni che il Comune di Santa Margherita non adottava questo provvedimento".

"Desidero precisare - conclude il Sindaco - che queste ordinanze non esprimono principi generali o dettami ideologici, ma sono semplici strumenti operativi il cui scopo è favorire l’ordine e il decoro nella stagione estiva, quando un territorio come il nostro, che conta meno di 10mila abitanti, può sfondare il muro delle 50mila presenze giornaliere, con immaginabili riverberi sociali e logistici".

Le ordinanze sul divieto di alcolici di notte e il costume da bagno fuori dalle spiagge

Premesso che le dinamiche delle relazioni sociali, commerciali e culturali - si legge nell'ordinanza - tradizionalmente incardinate nel contesto di una realtà quale Santa Margherita Ligure assumono aspetti particolari in ragione delle peculiari caratteristiche che la contraddistinguono;

che in particolare tra le manifestazioni di detta fruizione collettiva va ricompresa anche l’espressione di animazione e partecipazione alla vita dei luoghi e degli esercizi pubblici che, per consuetudine, viene ora indicata con il termine di movida;

che l’Amministrazione comunale, nell’esercizio del potere e dei doveri di tipo regolatorio ad essa assegnati dalla Legge e dallo Statuto, appronta le misure organizzative ritenute necessarie per garantire che l’espressione di tali manifestazioni collettive avvenga nel rispetto degli altri diritti parimenti garantiti a livello costituzionale;

che tuttavia, nel periodo recente, le forme espressive del fenomeno della movida come le fasi conseguenti alla partecipazione a manifestazioni e/o serate in discoteca, il cui insito carattere di spontaneità creativa la rende di fatto a tratti imprevedibile, sono venute connotandosi per comportamenti oggettivamente degenerativi, caratterizzati da diversi episodi di vandalismo a danno del patrimonio pubblico e privato, risse e scontri tra persone, violazione anche di minime regole di rispetto dell’ambiente e del contesto urbano, nonché di turbamento della quiete pubblica;

che in relazione a ciò la pubblica amministrazione ha posto in essere diverse possibili azioni di contrasto - in particolar modo in occasione delle varie manifestazioni organizzate nei passati periodi primaverili ed estivi – avviando misure organizzative necessarie per contenere le conseguenze degli effetti degenerativi di tale fenomeno;

che, nel corso degli anni passati, si è provveduto ad incrementare le azioni di controllo del territorio, del traffico veicolare in considerazione del possibile eccesso nell’uso di sostanze alcoliche e conseguente guida in stato di ebbrezza alcolica, controllo dei pericoli derivanti da vetri abbandonati sul suolo pubblico o, ancor peggio e di maggiore allarme in considerazione della stagione balneare in corso, abbandonati anche sepolti nella sabbia del litorale con grave pericolo per la pubblica incolumità;

che nonostante gli interventi pianificati ed eseguiti i negativi effetti dei fenomeni derivanti dalle fasi successive alla frequentazione della movida e locali da ballo, tenuta presente la programmazione prevista nel periodo interessato, sono risultati non adeguatamente contrastabili con gli ordinari strumenti di tutela;

che numerose sono le situazioni similari denunciate – ancorché non formalmente – da diversi cittadini e commercianti e che parte del degrado è proprio dovuto alla possibilità di “circolazione” dell’alcol anche a mezzo di contenitori – in particolare di vetro – che dopo essere stati utilizzati vengono – in grande quantità abbandonati integri o frantumati su area pubblica;

che tali lamentele nel periodo estivo si riferiscono in particolar modo alle serate e notti del mercoledì, giovedì, venerdì, sabato e domenica;

Ritenuto, di conseguenza, opportuno adottare una serie di specifiche misure al fine di evitare abuso nella consumazione di bevande alcoliche con rischio di conseguenze di ordine pubblico, quali atti di vandalismo ed atti di intimidazione e violenza protratti per il corso della notte;

che tale considerazione porta a dover valutare la potenziale pericolosità dei contenitori in vetro, interi o frantumati, ovvero lattine lacerate, associata ad atteggiamenti prevaricatori ed aggressivi derivanti dall’assunzione di bevande alcoliche, fonte di minaccia ed intimidazione per terzi che possono, loro malgrado, subire situazioni che mettono a rischio la loro sicurezza ed incolumità;

che da un più approfondito esame si ritiene utile, ai fini sopra richiamati, restringere ulteriormente la possibilità di utilizzo delle bevande alcoliche, in particolar modo da parte di minorenni che al fine di aggirare il vigente divieto, nelle serate indicate in conseguenza degli eventi che si svolgono sul territorio, portano sovente al seguito contenitori – in particolar modo di vetro – già riempiti di sostanze alcoliche;

che tale fenomeno risulta particolarmente manifesto presso la zona dei giardini a mare, Piazza Martiri della Libertà, la stazione ferroviaria base d’arrivo dei convogli provenienti da altri comuni nonché possibile punto d’aggregazione degli stessi giovani poi diretti ai luoghi di ritrovo cittadini;

che tutto quanto sopra conferma come, ormai, il fenomeno della c.d. movida stia assumendo caratteristiche espressive nuove e non più compatibili con i valori propri dei fenomeni di aggregazione rispettosa delle altre regole sociali, ma come essa - ed in particolare alcuni comportamenti – si stia connotando quale fattispecie dinamica sociale lesiva della tutela della incolumità pubblica e della sicurezza urbana;

che come si evince dalle relazioni degli organi di Polizia uno dei principali fattori produttivi di degenerazione e quello derivante dagli eccessi nel consumo di bevande alcoliche;

che una particolare fattispecie degenerativa conseguente all’abuso di bevande alcoliche è stata rilevata – come già detto – nell’uso improprio dei contenitori di vetro che le contengono, frequentemente abbandonati – anche dopo parziale distruzione – sul suolo pubblico o, ancor peggio, utilizzati come strumento atto ad offendere;

Considerato che ferma la necessità di mantenere la massima continuità operativa alle misure ordinarie sin qui messe in atto dall’Amministrazione, occorre adottare ulteriori misure - di natura contingibile ed urgente – per contrastare gli effetti distorsivi del consumo di alcol, in considerazione del periodo estivo, durante il quale la Città conosce un incremento considerevole delle presenze turistiche;

che nel territorio comunale sono state in passato segnalate gravi criticità derivanti dal consumo di bevande alcoliche in aree pubbliche acquistate da pubblici esercizi, esercizi di vicinato e laboratori artigianali alimentari in orario serale e che tali comportamenti sono spesso associati alla formazione di assembramenti, oltre a determinare rischi per la salute pubblica e ad incidere pesantemente sulla vivibilità complessiva, alimentando la percezione di disagio ed il senso di insicurezza dei cittadini i quali rivendicano il diritto alla salute, alla convivenza civile, alla sicurezza ed all’incolumità pubblica nonché il libero utilizzo degli spazi pubblici;

che le misure contingibili e urgenti da assumere, sulla base dei dati registrati e dalle informazioni sin qui acquisite dall’attività di prevenzione sinora svolta, possono essere circoscritte:

  • al divieto di circolazione massificata sul territorio cittadino di alcol trasportato in area pubblica a mezzo di contenitori poi abbandonati,;
  • al divieto di vendita per asporto in qualsiasi tipo di contenitore delle bevande alcoliche;

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Ordinanza su divieto di circolazione con bevande alcoliche e asporto

Ordinanza decoro urbano