"Bara fai da te" in Svizzera per l’eutanasia, morte con azoto per mancanza di ossigeno premendo un pulsante

Secondo l'invenzione del progetto Sarco, i livelli di ossigeno nella cabina calano rapidamente, portando a una morte indolore, ma per alcuni esperti il dispositivo non è ancora legale

La “bara fai da te”, inventata in Svizzera, è un dispositivo tecnologico per l’eutanasia ideato da Philip Nitschke. Consiste in una cabina dove alla persona desiderosa di morire basta premere un pulsante per togliersi la vita in modo indolore.

"Bara fai da te" in Svizzera: una cabina per l’eutanasia sprigiona azoto e uccide per mancanza di ossigeno, l'invenzione del Progetto Sarco

L’idea di una capsula per il suicidio medicalmente assistito è stata sviluppata all’interno del Progetto Sarco che, secondo le parole dell’azienda produttrice "cerca di integrare le nuove tecnologie per rendere la morte elettiva pacifica un diritto di tutti gli adulti razionali". Il suo inventore è l’attivista Philip Nitschke, fondatore dell'azienda australiana Exit International. Il dispositivo consiste in una cabina, dentro la quale l’occupante si stende e, premendo un pulsante, permette lo sprigionamento di azoto. Dopo pochi secondi, sopraggiunge una morte indolore per mancanza di ossigeno.

Spiegava già qualche anno fa Nitschke, quando stava lavorando al progetto: “È una capsula stampata in 3D che viene attivata dall'interno, dalla persona che desidera mettere fine alla propria vita. La persona non dovrà fare altro che entrare nella capsula e sdraiarsi sul comodo lettino. Dopodiché, dovrà rispondere a una serie di domande e poi potrà premere il pulsante all'interno del macchinario, attivando il meccanismo nei tempi che preferisce". L'idea alla base del progetto è nata nel 2012 per rispondere alla richiesta di un uomo britannico affetto dalla sindrome di Locked-in, che si era rivolto a Exit international per ottenere una morte rapida tramite una soluzione tecnologica.

L’azoto che si sprigiona all’interno della capsula tramite l’attivazione del pulsante proviene da un supporto su cui è montata la cabina. Introdotto in un ambiente sigillato, l'azoto permette di far calare rapidamente i livelli di ossigeno, dal 21% all'1% in circa 30 secondi. Queste condizioni sarebbero quelle ideali per una morte pacifica, secondo i consulenti dell’azienda.

Le incertezze sulla legalità del prodotto, la prof Vokinger: "Prima di poter essere utilizzato Sarco dovrebbe essere certificato e monitorato"

La cabina potrebbe essere sperimentata in Svizzera nelle prossime settimane, ma per ora si è ancora incerti sulla legalità del dispositivo. Un professore di San Gallo a cui era stato richiesto un parere legale afferma che Sarco non sta violando nessuna legge e che il prodotto non necessita di essere testato per poter essere utilizzato, in quanto non si tratta di un dispositivo medico. Tuttavia, i pareri non sono unanimi. Secondo Kerstin Noëlle Vokinger, professoressa di diritto e medicina all'Università di Zurigo, il prodotto potrebbe essere soggetto alla legge svizzera sui dispositivi medici, in quanto costituisce un dispositivo che serve a modificare uno "stato fisiologico o patologico". Si esprime così l’esperta: "Ciò potrebbe includere un dispositivo che uccide una persona. Prima di poter essere utilizzato Sarco dovrebbe essere certificato e monitorato dall'Istituto svizzero per gli agenti terapeutici o da Swissmedic".