Viganò scomunicato dal Vaticano perché colpevole di scisma: "Ha rifiutato di riconoscere e sottomettersi all'autorità del Papa"
L'ex nunzio apostolico del Vaticano negli Usa è stato punito per "il rifiuto di riconoscere e sottomettersi al Sommo Pontefice, della comunione con i membri della Chiesa a lui soggetti e della legittimità e dell’autorità magisteriale del Concilio Ecumenico Vaticano II", lui: "Il Signore conceda alla Santa Chiesa di trionfare ancora sui suoi nemici che oggi la eclissano e usurpano la sua sacra autorità"
Monsignor Carlo Maria Viganò è stato scomunicato dal Vaticano. L'arcivescovo è colpevole del delitto di scisma. Il Dicastero per la Dottrina della Fede che lo ha scomunicato atae sententiae, vale a dire con effetto immediato, ha reso noto che l'ex nunzio apostolico del Vaticano negli Usa è stato punito per "il rifiuto di riconoscere e sottomettersi al Sommo Pontefice, della comunione con i membri della Chiesa a lui soggetti e della legittimità e dell’autorità magisteriale del Concilio Ecumenico Vaticano II".
Viganò scomunicato dal Vaticano perché colpevole di scisma: "Ha rifiutato di riconoscere e sottomettersi all'autorità del Papa"
Viganò è stato scomunicato dal Vaticano con effetto immediato, secondo quanto previsto dal canone 1364 del diritto canonico, tra i più gravi e temuti dai cattolici. L'arcivescovo ha ricevuto la comunicazione nella tarda mattinata di ieri. L’ex Sant’Uffizio ha precisato che un’eventuale rimozione della scomunica è "riservata alla Sede Apostolica, ovvero soltanto il Papa, in futuro, potrebbe arrogarsi la decisione di riammettere nella comunione della Chiesa l’ex nunzio della Santa Sede a New York.
Viganò aveva definito "un motivo di onore le accuse rivolte nei miei riguardi. Nessun cattolico degno di questo nome può essere in comunione con questa chiesa bergogliana", aveva replicato subito dopo le accuse che aveva ricevuto tramite email. In sostanza, Viganò avrebbe più volte criticato l'operato di Papa Francesco. Dalle sue dichiarazioni sarebbe emersa "una negazione degli elementi necessari per mantenere la comunione con la Chiesa cattolica: negazione della legittimità di Papa Francesco, rottura della comunione con Lui e rifiuto del Concilio Vaticano II". L'83enne chiese anche le dimissioni del pontefice.
Viganò celebra la messa nell'eremo di Viterbo
Tuttavia Viganò non si arrende. "Come tutti i primi sabati del mese, oggi offro il Santo Sacrificio della Messa secondo le intenzioni degli amici e benefattori della Fondazione Exsurge Domine e di tutti coloro che mi hanno espresso la loro vicinanza spirituale e materiale in questi frangenti".
"Invito tutti ad unirsi a me nella fiduciosa preghiera al Cuore Immacolato di Maria, affinché il Signore conceda alla Santa Chiesa di trionfare ancora sui suoi nemici che oggi la eclissano e usurpano la sua sacra autorità".