Cruciani: "Alle feste di Luxuria ho avuto un'esperienza gay con uno alla Freddie Mercury, con Parenzo periodo difficile perché lui pro obbligo vaccinale e io contro"

"Una sera, al Muccassassina, ho avuto un’attrazione per un tipo alla Freddie Mercury, vestito di pelle, ci siamo scambiati sguardi, avvicinati, ma al dunque non ho concluso. Forse il nonno Rosati nella mia testa mi ha bloccato", ha rivelato il conduttore radiofonico

Il giornalista e conduttore radiofonico de La Zanzara Giuseppe Cruciani ha ammesso che alle feste di Vladimir Luxuria ha avuto "un'attrazione gay per un tipo alla Freddie Mercury". "Da ragazzo frequentavo le serata del Muccassassina organizzate da Vladimir Luxuria, in cui immaginavi cose che succedevano nelle dark room. Vengo da una famiglia in parte papalina. Mio nonno Alfredo Rosati, cavaliere di cappa e spada, era nel cerimoniale del Papa. Una sera, al Muccassassina, ho avuto un’attrazione per un tipo alla Freddie Mercury, vestito di pelle, ci siamo scambiati sguardi, avvicinati, ma al dunque non ho concluso. Forse il nonno Rosati nella mia testa mi ha bloccato".

Cruciani: "Alle feste di Luxuria ho avuto un'esperienza gay con uno alla Freddie Mercury"

Insomma, un'esperienza gay che alla fine non è sfociata in un atto sessuale. Luxuria ha replicato: "Una vecchia storia che non mi ha mai convinta; ‘non ho nulla contro di voi, il mio parrucchiere è gay’ o ‘ho tanti amici gay’. Ora Cruciani: “Andavo a Muccassassina da Luxuria’ e poi vota chi dice che la comunità LGBTQI+ non è normale: ma non eravamo noi quegli ambigui?”.

E Cruciani: "Ah Vannacci? E perché si deve condividere tutto quello che dice uno che voti?". Luxuria ancora: "Quando avrai fatto pace con la coerenza fatti sentire e ne riparliamo". Il batti e ribatti è andato avanti, comunque sia, l'intervista al conduttore radiofonico è andata avanti. Cruciani rivendica “il diritto di dire frocio, culattone, finocchio, se non c’è l’intenzione di offendere. Il fatto che qualcuno possa sentirsi offeso non è un motivo per vietare una parola".

La cosa che più lo fa indignare, ha ammesso, è proprio "considerare le persone sulla base delle preferenze sessuali. A me non frega se uno è bisessuale, trisessuale, se fa le orge, lo valuto per quello che è e pensa. La catalogazione Lgbtq+ è un’aberrazione, lo dico da libertario, non da moralista di destra, eppure passo per omofobo anche se sono a favore di adozioni gay, utero in affitto e matrimonio gay uguale a quello etero". 

Si scaglia contro il politicamente corretto: "A me non frega se uno è bisessuale, trisessuale, se fa le orge, lo valuto per quello che è e pensa. La catalogazione Lgbtqia+ è un’aberrazione, lo dico da libertario, non da moralista di destra, eppure passo per omofobo".

Cruciani: "Ho votato Vannacci"

Un uomo col quale è in sintonia è il generale ed europarlamentare Roberto Vannacci. "Gli ho presentato il libro due volte, coi manifestanti che volevano impedirlo. A Vicenza, c’erano duecento agenti della Digos a proteggerci. Una follia.Dopo, siamo rimasti svaccati sul divano a parlare fino alle due di notte. Non ne condivido tutte le opinioni, ma ne apprezzo la libertà di pensiero".

Alle elezioni europee "ero indeciso tra lui e Stefano Bandecchi. I suoi avversari politici lo hanno dipinto come un mostro. Ma non lo è".

"Con Parenzo abbiamo avuto un periodo difficile"

"Con David Parenzo che conduce con me, ogni giorno facciamo la colonscopia dell’Italia. Per esempio, abbiamo visto l’ascesa della Lega e poi di Giorgia Meloni prima degli esiti elettorali", però ammette che i due hanno avuto un periodo difficile. "Io ero contro l’obbligo vaccinale e David a favore: abbiamo molto litigato, fu un periodo duro. Mi dispiaceva perché lo stimo e siamo amici".