Soci Coop contro Israele: “Boicottaggio dei loro prodotti nei punti di vendita, i consumatori non li acquistino”
Europa Verde aderisce all'iniziativa, ma Coop Allenza 3.0 rifiuta il boicottaggio
Un'iniziativa a favore della Palestina circola in questi giorni nel campo dell'industria alimentare. Alcuni soci Coop stanno cercando di fare pressione sulla nota catena di supermercati al fine di boicottare la commercializzazione dei prodotti israeliani. Circola un manifesto che dice: "Come socie/soci/clienti Coop ci impegniamo a non acquistare prodotti provenienti da aziende israeliane, a informare altri e incoraggiare consumatori e consumatrici a non acquistare prodotti israeliani". Una raccolta firme sta venendo portata avanti per far sentire la voce di chi si schiera deliberatamente per la Palestina e cerca di dare il suo contributo.
Soci Coop boicottano prodotti israeliani, Europa Verde Lucca aderisce
A Lucca Europa Verde si è schierata a favore dell'iniziativa. Dice Luca Fidia Pardini, suo coportavoce: "Come Europa Verde – Verdi Lucca aderiamo convintamente all’iniziativa promossa dal Forum per la Pace di Lucca che impegna la catena di supermercati Coop, tramite una raccolta di firme che coinvolge i suoi soci, a evitare la commercializzazione di prodotti israeliani". Continua: "Non possiamo rimanere silenti di fronte alla pulizia etnica portata avanti incessantemente dal governo israeliano nei confronti degli abitanti della Striscia di Gaza, che non restituirà al mondo le vittime delle azioni criminali di Hamas del 7 ottobre 2023 ma anzi non farà che peggiorare ed esasperare la situazione in Medio Oriente, e riteniamo che un boicottaggio economico di questo genere possa essere un piccolo, ma significativo contributo”.
Coop Alleanza 3.0 dice no al boicottaggio
Di recente l'azienda vinicola Bazelet, sulle alture del Golan, aveva deciso di spedire le sue bottiglie in Europa avvolte da una bandiera israeliana. Mario Cifiello, presidente di Coop Alleanza 3.0, ha espresso la sua posizione: "Riteniamo legittime e rispettabili tutte le scelte di acquisto – o di non acquisto – che i nostri soci e consumatori fanno, scelte che rappresentano un messaggio diretto e molto efficace. Non possiamo però imporre a tutti questa linea, nella convinzione che la libertà di agire secondo i propri personali convincimenti sia in assoluto il primo valore da tutelare".