Milano, ubriaco investe e trascina per 300 metri una ragazza in Bovisa, la gente cerca di linciarlo, lei è gravissima
Due ragazze vengono investite verso le 22: una, ricoverata al Niguarda, è ora in terapia intensiva. Il conducente è risultato positivo all'alcoltest
Domenica sera, a Milano in zona Bovisa, due ragazze sono state travolte da una macchina in corsa. Una delle due ragazze è rimasta incastrata, ma la macchina non si ferma fino all'intervento della polizia. I passanti accorrono per aiutare la ragazza travolta, ma è tuttora in condizioni molto gravi. L'uomo alla guida era ubriaco ed è ora indagato.
Le dinamiche dell'incidente
Alle 22 una macchina è stata fermata da una volante della polizia del Commissariato Comasina: due gambe sbucano sotto la scocca. Il guidatore, 21enne, ha investito due ragazze, trascinando una di loro per circa 300 metri sotto l'auto. Al momento dello scontro, le ragazze si trovavano sulle strisce pedonali, secondo alcune testimonianze.
L'incidente è avvenuto all'angolo fra le vie Ricotti e Mercantini. Delle due ragazze, di 30 e 23 anni, al momento dell'impatto, la prima è stata sbalzata via ed è rimasta sull'asfalto. La 23enne, invece, è rimasta incastrata sotto l'auto e trascinata quasi fino a piazza Bausan, all'altezza di via Massani dei Capitani, dove la polizia blocca il conducente. Quando la polizia è intervenuta, residenti e passanti sono corsi per aiutare la vittima, mentre cercano di linciare il 21enne che è stato messo in salvo nella volante della polizia.
Gli accertamenti e le condizioni delle vittime
Il conducente è poi risultato positivo all'alcoltest. Delle due ragazze, la 30enne ha riportato contusioni non gravi. È stata dimessa dal San Carlo con 7 giorni di prognosi. La ragazza più giovane, invece, è rimasta ferita gravemente. Soccorsa dal 118, è stata trasportata all'ospedale Niguarda. È stata sottoposta a un intervento chirurgico, a opera del Trauma team del nosocomio di Cà granda. La ragazza presenta lesioni alla testa, al tronco, a braccia e gambe. Si trova al momento in Rianimazione, è in terapia intensiva in coma farmacologico. Dopo i primi accertamenti, il conducente è indagato con l'accusa in stato di ebrezza.