Roma, indagata per truffa la veggente di Trevignano Gisella Cardia, dopo denuncia di uomo che aveva donato 123mila € all'associazione
"Ho dato in tutto 123 mila euro tutto con bonifici per fare degli acquisti: le panche, la recinzione, una macchina e tante altre cose", ha spiegato l'uomo
La procura della Repubblica di Civitavecchia ha aperto un'inchiesta, nei confronti della veggente di Trevignano, Gisella Cardia, e del marito con l'ipotesi di reato di truffa. Secondo quanto si apprende, l'iscrizione sul registro degli indagati è avvenuta a seguito della denuncia querela presentata da un uomo di 70 anni che avrebbe donato, all'associazione che gestita dalla donna e dal marito, la somma di 123mila euro. La coppia di coniugi è conosciuta per aver annunciato presunte apparizioni della Madonna, nel terreno nel comune di Trevignano sul lago di Bracciano.
Roma, indagata per truffa la veggente di Trevignano Gisella Cardia, dopo denuncia di uomo che aveva donato 123mila € all'associazione
La procura della Repubblica di Civitavecchia ha aperto un'inchiesta, nei confronti della veggente di Trevignano, Gisella Cardia, e del marito con l'ipotesi di reato di truffa. "Ho dato in tutto 123 mila euro tutto con bonifici per fare degli acquisti: le panche, la recinzione, una macchina e tante altre cose. Di questi, 30 mila euro li ho dati al marito per sostenere le spese della logistica. Quando ho scoperto che qualcosa non andava mi sono allontanato", aveva raccontato Avella, l'uomo che ha sporto denuncia nei confronti della coppia.
L'avvocato di Gisella: "Una delle tante denunce, non vol dire niente"
Sulla notizia dell'iscrizione nel registro degli indagati di Gisella Cardia e suo marito Gianni ha contattato l'avvocato Solange Marchignoli, uno dei legali che assistono i coniugi, la quale ha chiarito: "Si stanno distribuendo denunce come si distribuiscono caramelle all'oratorio. È solo una delle tante che hanno ricevuto i coniugi Cardia, si tratta di azioni giudiziarie che non è detto che vadano a buon fine, diventando procedimenti giudiziari. Se c'è una denuncia non vuol dire che ci sarà un processo". Marchignoli poi aggiunge: "I coniugi Cardia a loro volta hanno depositato denunce".