Pozzuoli, Federica ora è Christian senza intervento chirurgico, sentenza storica gender fluid, lei/lui: "Non potevo operarmi"
"Prima era un sopravvivere, non un vivere. Per anni ho dovuto fingere e vivere una vita che non era mia. E' il risultato di tanti sacrifici", ha detto Christian
Da Federica a Christian, senza nessun intervento chirurgico. La storia arriva direttamente da Pozzuoli e in parte da Napoli, dove il Tribunale si è reso protagonista di una sentenza storica in materia gender fluid. "Prima era un sopravvivere, non un vivere. Per anni ho dovuto fingere e vivere una vita che non era mia. E' il risultato di tanti sacrifici", ha detto Christian, che fino a qualche giorno fa, per l'anagrafe era Federica.
Pozzuoli, Federica ora è Christian senza intervento chirurgico, sentenza storica gender fluid, lei/lui: "Non potevo operarmi"
Come detto, il Tribunale di Napoli con una sentenza ha ordinato all'Ufficiale dello Stato Civile del Comune di procedere alla rettifica dell'atto di nascita: l'indicazione del sesso femminile deve essere modificata in sesso maschile e l'indicazione del nome "Federica" in "Christian", senza però essere sottoposto ad intervento chirurgico. "Purtroppo - dice - ho una grave patologia, temo che sia cronica, può andare leggermente a migliorare ma non è una situazione risolvibile. Una piccola speranza c'è sempre. Se i valori migliorano si potrebbe fare, però è un percorso abbastanza lungo".
"Con una decisione che va a piantare una pietra miliare nel cammino che porta i transgender alla visibilità sociale del fenomeno - spiega Claudio Russo, l'avvocato che ha seguito il caso di Christian - anche il Tribunale di Napoli si è schierato in materia, in linea con quanto disposto già dai Tribunali di Messina, Roma, Rovereto, Siena e Trapani, aderendo pienamente all'indirizzo della Corte Costituzionale. Federica sin dall'età di otto anni si era percepita all'interno di un corpo sbagliato. Era donna, ma si sentiva uomo. Non sapeva che, in Italia, era possibile cambiare sesso e a 19 anni aveva iniziato un percorso che perseguisse tale fine, ma era emersa una problematica renale che aveva fermato i propositi della ragazza. Federica però non si era arresa, voleva diventare Christian, anzi voleva essere Christian, perché lo era sempre stata".
"Volevo cambiare la mia vita - racconta ancora Christian - non pensavo fosse possibile iniziare un percorso di transizione da donna a uomo qui in Italia, soprattutto a Napoli, ma mi sbagliavo. Iniziai a documentarmi su internet su quali fossero le strutture disponibili. Contattai il policlinico per la parte endocrinologica, poi anche per quella psicologica e psichiatrica".