Gaza, Vasco Rossi: "Disastro Palestina inaccettabile, Netanyahu criminale, chi fa la guerra dovrebbe essere messo in manicomio"
"L'umanità ha un linguaggio per comunicare. Si deve fare un salto; la guerra deve diventare un tabù", ha aggiunto
Anche Vasco Rossi contro il genocidio di Gaza. Il re del rock italiano si è schierato apertamente contro il governo Netanyahu e in generale contro le guerre. "Il disastro in Palestina è inaccettabile. La guerra dovrebbe essere bandita dall'umanità come sistema di fare", ha detto il cantautore di Zocca dopo aver ritirato la Pergamena della Città di Milano e incontrato i suoi fan. "Non si possono risolvere le cose con le guerre - afferma il cantautore -. Anzi, chi fa la guerra dovrebbe essere messo in manicomio. L'umanità ha un linguaggio per comunicare. Si deve fare un salto; la guerra deve diventare un tabù. Bisogna mettersi d'accordo". Vasco Rossi ha poi chiesto di non utilizzare l'Olocausto per giustificare quanto sta accadendo in Palestina.
Gaza, Vasco Rossi: "Disastro Palestina inaccettabile, Netanyahu criminale, chi fa la guerra dovrebbe essere messo in manicomio"
In queste settimane Vasco Rossi è molto attivo sulla guerra in Medio Oriente, tanto da ricevere attacchi social ricevuti. Proprio su questo argomento, e quindi dopo alcuni insulti dopo alcuni suoi post pubblicati sulla guerra tra Israele e Palestina, Vasco ha osservato: "I social ormai sono un luogo di odio; quella faccenda è stata veramente fastidiosa; io ho ricordato il Giorno della Memoria, la tragedia dell'Olocausto che ha causato 50 milioni di morti, le leggi razziali. Ricordare è necessario perché certe cose non accadano più. Anche mio padre è stato in un campo di concentramento e ogni volta che arriva quel giorno io lo sento particolarmente".
Adesso, ha aggiunto, "c'è Netanyahu, che è un capo di governo ed è un criminale; ma non è che tutta la popolazione sia così. Stanno succedendo cose che non sono accettabili dal punto di vista umano, su questo sono d'accordo anche io, ma non puoi venirmi a dire che non posso ricordare l'Olocausto, perché non c'entra assolutamente niente".