Decreto autovelox, arriva l'allentamento, stop in città sotto i 50 km/h, segnalati 1 km prima fuori da centri urbani - PDF

Le novità principali sono tre e riguardano l'autorizzazione a installarli (che deve essere chiesta al prefetto), la segnaletica e i limiti. Il decreto domani in Gazzetta ufficiale

Decreto Autovelox, cavallo di battaglia del ministro dei trasporti Matteo Salvini, domani 28 Maggio entrerà in Gazzetta ufficiale per entrare subito in vigore sbloccando così una situazione di stallo che va avanti da ben 13 anni. Si tratta di un allentamento delle norme, un testo con molte novità. Vediamo quali.

Decreto autovelox, arriva l'allentamento, stop in città sotto i 50 km/h

All'interno del decreto autovelox che entrerà domani in Gazzetta ufficiale c'è il divieto di esporre sistemi fissi e mobili di misurazione della velocità in città sotto i 50 km/h. Fuori dall'abitato potranno essere installati dove il limite è inferiore di oltre 20 Km a quello previsto dal Codice della strada.

Segnalati 1 km prima fuori da centri urbani

I tratti di strada dove gli autovelox possono essere utilizzati devono essere individuati con un provvedimento del Prefetto; ci deve essere la distanza di almeno un chilometro fuori dei centri abitati tra il segnale che impone il limite di velocità e il dispositivo; anche nei centri abitati sono previsti obblighi di segnalamento minimo. Nei centri urbani, invece, la distanza deve essere di almeno 200 metri sulle strade di scorrimento e 75 metri sulle altre.

Per evitare le "multe in serie", il ministro Salvini ha dichiarato che "tra un dispositivo e l'altro dovranno intercorrere distanze minime differenziate in base al tipo di strada".

Meno autonomia ai comuni

Il decreto voluto dal ministro dei trasporti Matteo Salvini, dà pieno potere ai prefetti togliendo autonomia ai comuni, i quali dovranno attendere l'ok prima di decidere dove collocarli. I comuni devono anche dimostrare che su un determinato tratto di strada dove si vuole posizionare l'autovelox vi sia effettivamente un elevato numero di incidenti. 

I Comuni devono dimostrare che su un determinato tratto di strada dove si vuole posizionare l'autovelox vi sia effettivamente un elevato numero di incidenti. Serve in particolare modo "un'accurata analisi del numero, della tipologia e, soprattutto, delle cause", con "particolare riferimento alla velocità come causa principale".