22 Maggio 2024
Parlare di genocidio è cosa difficile, su questo non si possono criticare coloro i quali difendono Israele da tale accusa. Perché è difficile? Perché tecnicamente con genocidio ci si riferiesce allo sterminio sistematico e cosciente di un gruppo etnico.
Fin qui tutto normale, ma è altrettanto vero che la Senatrice a vita Segre dovrebbe spiegarci quale terminologia sia più calzante per descrivere le porcherie che Netanyahu fa e ha fatto.
Magari, usare per praticità la parola genocidio è fuorviante proprio per i motivi sopracitati, potevano forse usare bambinicidio, innocenticidio, donnicidio, non lo so, probabilmente erano terminologie più calzanti, però sarebbe curioso saperlo dalla testimone della Shoa.
Perché certo, ha ragione la Senatrice, i nazisti usavano chiudere gli ebrei, e non solo loro, nei campi di sterminio, dilettandosi tra esperimenti sul corpo umano e svariate modalità di assassinio, ci mancherebbe, ma è così diverso da bombardare e sparare a sangue freddo su bambini, donne e anziani, solo perché rei di essere palestinesi?
Non lo sappiamo, perché giustamente la Segre è una testimone dell'Olocausto e, in quanto tale, la sua parola è "divina" a prescindere, insindacabile, indiscutibile.
Qualcuno però faccia notare alla nostra testimonial del dolore nazista che il suo Primo Ministro, Bibi Netanyahu, ha sulla testa un mandato di cattura internazionale per crimini contro l'umanità, paro paro ad Adolfone Hitler.
Cara Lili, forse l'allievo ha superato il maestro?
Ci faccia sapere... Shalom.
Di Aldo Luigi Mancusi
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