Arresto Toti, il governatore sarà interrogato in procura il 23 maggio, poi chiederà la revoca dei domiciliari
Davanti al gip si era avvalso della facoltà di non rispondere, Ai pm Monteverde e Manotti invece vuole dimostrare la sua estraneità ai fatti contestati
E’ stato fissato per domani mattina, 23 maggio, davanti al sostituto procuratore Luca Monteverde e al collega Federico Manotti l’interrogatorio del presidente della Regione Liguria Giovanni Toti, ai domiciliari da due settimane dopo l’arresto nell’ambito della maxi inchiesta sulla corruzione in Liguria. Toti si era avvalso della facoltà di non rispondere nell’interrogatorio di garanzia davanti alla gip Paola Faggioni. Il procuratore Nicola Piacente aveva fatto capire che l’interrogatorio si sarebbe svolto la prossima settimana, ma l’avvocato Stefano Savi ha fatto sapere che la data è stata fissata per questo giovedì.
Secondo quanto si apprende la Procura ha deciso di fissare la data non appena ha avuto chiaro – nella giornata di ieri – che nessuno dei coindagati abbia fatto ricorso al Riesame. Se così fosse avvenuto infatti la Procura avrebbe voluto acquisire i nuovi interrogatori prima di sentire il governatore. Per l’accusa il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti avrebbe accettato da Aldo Spinelli e Roberto Spinelli le promesse di vari finanziamenti e ricevuto complessivamente 74.100 euro a fronte dell’impegno – di “trovare una soluzione” per la trasformazione della spiaggia libera di Punta Dell’Olmo da “libera” a “privata”. Nelle oltre 600 pagine di provvedimento gli inquirenti ricostruiscono come sarebbe stata agevolata una pratica edilizia relativa al complesso immobiliare di Punta Dell’Olmo di interesse di Aldo Spinelli e Roberto Spinelli e pendente presso gli uffici regionali, di velocizzare e approvare la pratica di rinnovo per trent’anni della concessione del Terminal Rinfuse alla Terminal Rinfuse Genova srl (controllata al 55% dalla Spinelli S.r.l.) pendente innanzi al Comitato di Gestione dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Occidentale, approvata il 2.12.2021, – di assegnare a Spinelli gli spazi portuali ex Carbonile ITAR e Carbonile Levante (assegnazione avvenuta rispettivamente in data 7.6.22 e in data 19.12.22), – di assegnare a Spinelli un’area demaniale in uso al concessionario Società Autostrade (ASPI). Ancora, sempre secondo quanto ricostruito dai pm, Toti avrebbe agevolato Spinelli nella pratica del “tombamento” di Calata Concenter.
Sul punto, attraverso il suo avvocato, Toti ha sempre sostenuto di aver agito nel pieno rispetto della legalità e di essere entrato nelle vicende del Porto solo per evitare “una guerra tra terminalisti”. Circa i soldi ricevuti da Aldo Spinelli, per Toti si tratta di finanziamenti leciti alla sua fondazione e non di mazzette. Il presidente sospeso della Regione Liguria è anche indagato nel filone della corruzione elettorale per il presunto voto di scambio con la comunità riesina che avrebbe dirottato i voti su tre candidati della lista Toti nelle elezioni comunali del 2020 in cambio della promessa di posti di lavoro.