Arresto Toti, l'antimafia chiede le carte dell'inchiesta e convoca i procuratori di Genova e La Spezia

Colosimo: "Entro la fine del mese ascolteremo Piacente e Patrono". Carozzi sulle presunte pressioni: "Sul terminal Rinfuse votai secondo coscienza"

"Entro la fine del mese ascolteremo i procuratori di Genova e della Spezia Abbiamo calendarizzato le audizioni”, lo ha detto la presidente della Commissione parlamentare antimafia Chiara Colosimo a Palermo, dove ha partecipato a un convegno su mafia e antimafia.  Colosimo spiega: “Ioho chiesto tutte le carte di Genova esattamente come ho chiesto quelle di Bari, Palermo e le altre. Ho iniziato un filone di indagine che riguarda tutte le realtà che in questi mesi sono state toccate da indagini di corruzione e voto di scambio o rapporti tra la criminalità organizzata e la pubbliche amministrazioni”.

Cinque ore di interrogatorio per l'ex giornalista Giorgio Carozzi e solo una battuta con i cronisti all’uscita dagli uffici della procura. Carozzi, membro del comitato di gestione dell’autorità portuale di Genova (designato dal Comune), è stato ascoltato a lungo dai pm come teste nella maxi-inchiesta per corruzione. “Ho votato in scienza e coscienza in base a cinque considerazioni che ho fatto, nessuno mi ha fatto pressioni, se c’è qualcun altro che le ha fatte a qualcuno non era un problema mio”, ha dichiarato. “Non posso dire nulla di quello che ho detto ai pm – ha spiegato – dico che dagli atti emergono ricostruzioni approssimative“. Dalle intercettazioni e dalle carte, come emerso nei giorni scorsi, tali pressioni sarebbero arrivate anche dal sindaco di Genova Marco Bucci che, ricordiamo, non è indagato. Inizialmente il membro delboardportuale era contrario al via libera ma nel giro di un mese aveva cambiato idea. Con lui anche Andrea La Mattina, che nel board rappresentava la Regione, e che dovrebbe essere sentito la prossima settimana.