Arresto Toti, Vianello tenta la carta del riesame, errore di trascrizione dell'interrogatorio di Spinelli jr
I legali dell'imprenditore presentano la precisazione: “Toti faceva sceneggiate perché voleva i finanziamenti, ma erano leciti”. Era stato scritto illeciti
Il presidente dell'Ente Bacini Mauro Vianello, indagato nell'inchiesta della Procura di Genova e della Guardia di finanza sull'ipotesi di corruzione ai vertici della Regione Liguria, ha presentato ricorso al tribunale per il Riesame. Vianello contesta così anche la misura interdittiva che è stata disposta nei suoi confronti dalla giudice per le indagini preliminari Paola Faggioni, ovvero il divieto temporaneo di esercitare l'attività imprenditoriale e professionale.
Intanto spuntano i dettagli degli interrogatori di garanzia degli indagati. Con un errore di trascrizione. In particolare in un passaggio delle dichiarazioni didi Roberto Spinelli, figlio dell’imprenditore 84enne Aldo agli arresti domiciliari assieme al governatore della Liguria Giovanni Toti e al suo capo di Gabinetto Matteo Cozzani nella maxi inchiesta per corruzione. “Toti chiamava mio padre, faceva delle sceneggiate perché voleva finanziamenti leciti”. Un passaggio che ha necessitato di una precisazione depositata dai legali dell’imprenditore, gli avvocati Sandro Vaccaro e Andrea Vernazza, al gip dopo avere letto le trascrizioni del verbale. Nel documento, infatti, era stato trascritto “finanziamenti illeciti“.