La facciata di palazzo Tursi, sede del Comune di Genova, è stata ricoperta dalle scritte, in gran parte insulti e minacci al sindaco Marco Bucci, nel corso del corteo organizzato in solidarietà degli otto antagonisti arrestati nella notte tra venerdì e sabato davanti all’ex Latteria occupata di stradone Sant’Agostino dopo un controllo dei carabinieri degenerato in tafferugli.
I marmi dell’edificio sono stati sfregiati da vernice spray colorata in più parti. Colpita anche la gradinata d’ingresso, alcune colonne e l’edificio antistante, il “palazzo delle Torrette”. Ma tutta via Garibaldi, il salotto buono della città, è stata deturpata. Il corteo è nato da un presidio a De Ferrari. Oltre a esprimere vicinanza agli arrestati, 6 ragazzi e due ragazze tra i 20 e i 35 anni, reclusi rispettivamente nelle carceri di Marassi e Pontedecimo, la piazza ha chiesto a gran voce la loro scarcerazione. La manifestazione ha attraversato le vie del centro, passando prima sotto la prefettura e poi in piazza Corvetto e via Garibaldi, dove la contestazione, appunto, ha preso di mira l’amministrazione comunale. Le scritte hanno scatenato l’indignazione di parte della politica: il presidente della Regione Giovanni Toti e la lista Toti hanno diramato una nota in merito. Sono state danneggiate auto, gli arredi di alcuni locali e i vetri delle banche.
Sono in corso indagini da parte della Digos. Oggi si terrà nel carcere di Marassi l’udienza di convalida degli arresti e la gip, Angela Nutini, deciderà se saranno da confermare, in attesa del processo, le misure cautelari nei confronti degli arrestati, oppure se disporre la scarcerazione o eventuali misure cautelari alternative.