Piero Fassino indagato per il furto del profumo dalla Procura di Civitavecchia, la commessa del Duty Free: "Ha preso lo stesso Chanel altre due volte"

Sono cinque video allegati al fascicolo di quattro pagine aperto dalla procura di Civitavecchia nei confronti del deputato del Pd sulla cui testa piomba anche la testimonianza della commessa dello store di Fiumicino teatro del reato

Il primo passo ufficiale è stato fatto: la Procura di Civitavecchia ha, infatti, aperto un'inchiesta a carico di Piero Fassino per la vicenda del tentato furto del profumo in cui lo stesso deputato del Pd risulta indagato. L'ex sindaco di Torino si sarebbe intascato una confezione di Chanel prelevata nel duty free del Terminal 1 dell'aeroporto di Fiumicino. Si tratta, comunque,  di una "procedura standard" scattata una volta che il sostituto procuratore del Tribunale di Civitavecchia, Alessandro Gentile, ha ricevuto tutto l'incartamento di quattro pagine verbalizzato dalla polizia aeroportuale. Nel fascicolo anche cinque video, quattro sequenze delle telecamere di sorveglianza, in cui appare chiara la sottrazione del profumo e l’uscita dal negozio da parte di Fassino. 

Piero Fassino indagato per il furto del profumo dalla Procura di Civitavecchia, si muove la giustizia 

A gettare ulteriore ombra sul comportamento furtivo e, sembrerebbe anche recidivo del parlamentare dem, ci pensa la commessa che per prima ha visto e segnalato quanto accaduto: "Era dicembre 2023, prima di Natale, non ricordo bene il giorno. Ho visto il politico entrare nel nostro negozio e l’ho riconosciuto. Poco dopo, con mia sorpresa, ho visto che nascondeva uno Chanel Chance dentro al suo trolley. Ero a disagio ma l’ho avvicinato e gli ho chiesto se aveva bisogno di aiuto. Quella è stata la prima volta, poi sono arrivate le altre due", racconta l'impiegata. La sua testimonianza è stata verbalizzata nell'informativa della Polaria, insieme a quelle di altri dipendenti del duty free.

La commessa: "Quando l'ho visto entrare ho pensato: 'vuoi vedere che accade di nuovo'?"

"Il 27 marzo quando l’ho visto entrare di nuovo da noi ho pensato 'Vuoi vedere che succede di nuovo?'. Ero con una collega. Lei è andata a chiamare la sicurezza, io l’ho seguito mentre andava via. Il profumo lo aveva messo in tasca, sempre uno Chanel Chance". Il 15 aprile è intervenuta anche una guardia giurata:  "Abbiamo chiamato la polizia e gli investigatori lo hanno identificato. Non ci ha detto nulla. Non ha reagito con frasi come “Lei non sa chi sono io”, ha solo tentato di pagare", ha detto il vigilante. Questa volta, però, è scattata la denuncia per furto.