Genova, gare clandestine con le moto sul monte Fasce, maxi multe e denunce a una ventina di ragazzi
Sono stati sorpresi da vigili urbani e polizia, intervenuti grazie alle segnalazioni dei residenti disperati. Spesso nella zona si verificano incidenti
Blitz della polizia stradale sul monte Fasce, nel levante genovese, dopo gli incidenti (di cui uno grave) che hanno coinvolto diversi motociclisti negli scorsi weekend. Una strada pericolosa usata spesso come pista per divertirsi nella bella stagione, quando non come sede di raduni o vere e proprie gare tra centauri. Domenica scorsa, dopo numerose segnalazioni di cittadini che avvertivano di gruppi di motociclisti ad alta velocità. o protagonisti di manovre pericolose, diverse pattuglie della stradale di Genova e Chiavari hanno percorso più volte tratti dei circa 21 chilometri di strade interessate, effettuando soste in diverse zone e sottoponendo a controllo veicoli ritenuti d’interesse.
Nel corso del servizio sono state identificate 21 persone e controllati 20 veicoli: sono state accertate diverse violazioni al codice della strada, tra cui 4 infrazioni inerenti alla velocità e alle norme comportamentali in genere e altre 3 infrazioni riguardanti le dotazioni e lo stato di efficienza dei veicoli. Con l’avvicinarsi delle festività del25 aprile e del 1° maggio e il conseguente aumento di traffico dovuto all’esodo dei vacanzieri, la sezione della polizia stradale di Genova intensifica le attività di vigilanza sulle arterie stradali, ricorrendo, tra le altre cose, all’effettuazione di controlli mirati per l’accertamento di specifiche violazioni.
Ma le forze dell'ordine vanno spesso sul Fasce, praticamente a ogni segnalazione dei residenti. E ogni volta scoprono infrazioni. Sempre più fantasiose. Un ragazzo, per esempio, ha smontato il faro anteriore della moto da trial, per alleggerirla o renderla più simile a un modello da corsa. Un altro ha ruotato in maniera apparentemente inspiegabile gli specchietti retrovisori, ma i vigili urbani hanno scoperto che lo aveva fatto per montare una piccola telecamera sulla scocca del manubrio. E c’è ci ha pure manomesso il silenziatore, per ottenere un rombo più simile a una due ruote buona per il Mugello, anziché per una da portare su una strada aperta al traffico. Sono ragazzi intorno ai vent’anni e qualche minore, alla guida di moto 125 o scooter 50. Un mese fa sono stati bloccati e multati dalla sezione Infortunistica della polizia locale mentre andavano sul monte a fare le gare. Negli anni divenuto ritrovo di motociclisti, in gran parte giovani e giovanissimi, che lì si danno appuntamento con la bella stagione per stare assieme. Ma anche per abbandonarsi ad acrobazie e sfide, senza curarsi del codice della strada e della sicurezza. Propria e altrui. Spesso filmando le presunte imprese e affidando i video ai social network, nei quali alcuni fingono pure di trovarsi su «strade private e chiuse al traffico».