Genova, le baby gang con la divisa griffata minacciano e rapinano gli adolescenti dei quartieri "bene"

Le forze dell'ordine indagano su un gruppo di ragazzini che indossano piumini e scarpe di marca, soprannominati "banda del Blauer": "E' un modo che hanno per far capire che sono una banda"

Piumino d’inverno, sneakers e maglietta d’estate. Infine l’immancabile  cappellino tipo baseball calato in testa. Tutto rigorosamente griffato. Sono queste le “divise” usate dalla baby gang genovesi. Alcuni mesi fa i carabinieri hanno dato la caccia alla banda soprannominata del “Blauer”, dalla marca dei piumini più diffusi tra i giovani. Erano cinque o sei ragazzini che agivano tra le piscine di Albaro, piazza Leonardo da Vinci e via Pisa. Quartiere della Genova bene. Per strada o sugli autobus avvicinano i coetanei con la scusa di chiedere una sigaretta, l’accendino o qualche spicciolo, poi passavano all’azione: coltello alla gola del malcapitato, minacce e paghette e smartphone razziati. Gli inquirenti dalle immagini delle telecamere di videosorveglianza acquisite hanno notato il particolare del giubbotto: Avevano tutti il Blauer, un piumino tra i più ricercati tra gli adolescenti. E' un modo che hanno per riconoscersi tra di loro e per far capire agli altri che fanno sul serio, spiega una fonte investigativa rivelando che anche le vittime nelle loro denunce hanno indicato la griffe. Un elemento che, però, non è servito a rintracciare i responsabili delle scorribande che hanno terrorizzato il quartiere di Albaro. “Nel periodo in cui colpivano faceva freddo e quindi si coprivano. Adesso non ne vediamo più. Può anche essere che facciano sempre rapine, ma che siano vestiti in modo differente”, continua l’investigatore.

Il modus operandi della gang potrebbe aiutare gli inquirenti.  Perché abbigliamento a parte, è soprattutto come si muovono i rapinatori che potrebbe costituire una prova certa. E quindi da qualche settimana i carabinieri fanno attenzione anche ai video delle aggressioni dove non si vede il Blauer. Concentrandosi su altri particolari, come il cappellino e soprattutto le scarpe. “I ragazzi indossano cappellini con gli stemmi delle squadre americane di baseball o basket – continua la fonte investigativa -, ma è soprattutto dalle scarpe che speriamo di trovare la traccia risolutiva”. Anche qui si tratta di merce griffata. Ovvero le Nike. Di solito, gli aggressori agiscono a gruppi di quattro o cinque: uno fa da palo, un complice immobilizza il malcapitato e gli altri lo minacciano. A volte con un coltellino a serramanico, altre con una lametta o un taglierino. La banda prende di mira ragazzi giovanissimi, in particolare studenti appena usciti da scuola dopo le lezioni pomeridiane. Rapine sono state commesse anche nelle ultime settimane nelle stazioni ferroviarie della città. Stavolta i derubati non parlano di piumino, ma di scarpe bianche con il baffo nero. "Sono Nike", conclude la fonte investigativa.