Bologna, esplosione nella centrale idroelettrica della diga di Suviana, 3 morti, 5 ustionati e 4 dispersi: ricerche nei sotterranei dell'impianto

Lo scoppio nella struttura di Camugnano. Il sindaco: "Incendio a 30 metri di profondità, difficoltà ad entrare per i vigili del fuoco"

Un’esplosione si è verificata oggi pomeriggio alle 15 nella centrale idroelettrica di Bargi situata nella diga del bacino artificiale di Suviana, sull’Appennino bolognese, nel Comune di Camugnano. Ci sono 3 morti, 5 ustionati, alcuni gravi ed altre 4 persone disperse nei locali sotterranei: sono in corso soccorsi e ricerche da parte di vigili del fuoco e carabinieri, giunti sul posto. Lo scoppio si è verificato in quella che è una delle due centrali idroelettriche che regolano il bacino, quella denominata Bargi, in seguito all'esplosione di una turbina, nell'ambito di lavori di adeguamento della centrale. Le immagini dall'altro dei vigili del fuoco mostrano una nube di fumo uscire dalla centrale.

Tre morti e cinque feriti, elisoccorso in azione per portarli in ospedale

Sono 3 i morti e 5 i feriti gravi accertati al momento, dei quali un uomo di 48 anni è in pericolo di vita ed è ricoverato all'ospedale Bufalini di Cesena. Tre operai sono rimasti illesi. Subito dopo l'allarme, i vigili del fuoco si sono recati nella struttura cercando di entrare mentre l’elisoccorso si è alzato in volo da Bologna e da Modena per raggiungere il luogo dell’evento e prestare le prime cure ai feriti, per poi trasportarli in ospedale con urgenza. I soccorsi si muovono alla ricerca dei dispersi che, stando alle prime notizie, sarebbero almeno sei e si troverebbero nei locali sotterranei della centrale idroelettrica a 30 metri di profondità.  

Il sindaco Masinara: "Incendio a 30 metri di profondità"

"Pare sia scoppiato un incendio al piano meno nove, la centrale è tutta sotto il livello del lago a circa 30 metri profondità", spiega Marco Masinara, sindaco di Camugnano, chiarendo che gli operai "stavano facendo dei lavori alle turbine, dentro alle quali c'era il personale". "Mi hanno riferito - ha aggiunto il sindaco - che stanno provando a entrare i vigili del fuoco ma stanno avendo difficoltà. La situazione è gravissima, pare che ci sia stato il crollo di un solaio e i soccorsi sono difficili poiché è entrata molta acqua all'interno del nono piano interrato". Si teme che il bilancio dei feriti possa aggravarsi col passare dei minuti. Il primo cittadino si è recato sul luogo dello scoppio, dove ci sono la polizia municipale, i mezzi di soccorso e le ambulanze, oltre a vigili del fuoco e carabinieri. Il comandante dei vigili del fuoco di Bologna, Calogero Turturici conferma che "l'incendio è scoppiato al livello meno 9" e che i locali "sono sommersi e inondati dall'acqua". Il direttore regionale dei Vigili del fuocoFrancesco Notaro, parlando dei soccorsi ai dispersi ha detto: "Speriamo che siano ancora vivi, nonostante l'esplosione abbia causato un vasto allagamento, speriamo che abbiano trovato ricovero in qualche altra parte della piastra che comunque è molto ampia. Ci vorranno altre 6 o 7 ore di lavoro se non si complica ulteriormente l'operazione a causa del crollo del solaio".

La premier Meloni: "Vicinanza ai familiari delle vittime e dei feriti"

Il presidente del Consiglio Giorgia Meloni, in una nota diffusa dai suoi canali social, ha manifestato vicinanza alle famiglie dei morti e dei feriti. "Seguo con apprensione la terribile notizia - ha scritto la premier -  riguardante l’esplosione verificatasi in una centrale idroelettrica nel bacino artificiale di Suviana, sull’Appennino Bolognese. Tutta la mia vicinanza e quella del Governo ai familiari delle vittime e ai feriti rimasti coinvolti. Un ringraziamento ai Vigili del Fuoco prontamente intervenuti, ai soccorritori e a quanti stanno lavorando in queste ore nella ricerca dei dispersi".

Il ministro Tajani: "Seguiamo con attenzione gli sviluppi"

"Purtroppo c'è stata una brutta notizia in Emilia Romagna, stiamo seguendo con apprensione gli sviluppi della situazione, siamo solidali con tutte le famiglie preoccupate per il destino dei loro cari'': sono le parole di Antonio Tajani, vicepremier e ministro degli Esteri, a commento dell'incendio avvenuto alle 15 nella centrale idroelettrica di Camugnano. Intanto, Attilio Visconti, prefetto di Bologna, ha affermato che ancora non ci sono informazioni sulle identità delle persone coinvolte nell'incidente ma ha chiarito che "non si tratta di dipendenti Enel, ma di ditte a cui Enel appalta i lavori" e che tra i deceduti "risulterebbe solo un ex dipendente Enel che lavorava come consulente". 

La nota di Enel Green Power: "Attivate tutte le misure di sicurezza"

"Sono state attivate tutte le misure di sicurezza": lo afferma in una nota Enel Green Power, la società del Gruppo Enel che si occupa dello sviluppo e della gestione delle attività di generazione di energia da fonti rinnovabili. Nella nota si legge che Enel Green Power "informa che nel primo pomeriggio di oggi un incendio ha interessato un trasformatore della centrale idroelettrica di Bargi, in provincia di Bologna" e che "l’azienda comunica che ha tempestivamente attivato tutte le necessarie misure di sicurezza come da procedure interne per garantire il corretto svolgimento delle procedure di evacuazione a tutela del proprio personale". Infine, si legge che "Enel è in contatto e stretto coordinamento con i Vigili del Fuoco ed Autorità competenti". In una successiva nota, Enel Green Power "esprime ancora profondo cordoglio e vicinanza a tutte le vittime e alle loro famiglie" e spiega che "l’azienda continuerà a dare ogni forma di collaborazione alle autorità preposte per accertare i fatti". L’amministratore delegato di Enel Green Power, Salvatore Bernabei, si è recato immediatamente sul luogo per coordinare di persona le attività aziendali in raccordo con le autorità competenti. Nella centrale erano in corso lavori di efficientamento che Enel Green Power aveva contrattualizzato con tre aziende primarie, Siemens, ABB e Voith. Da quanto ricostruito, il collaudo del primo gruppo di generazione era già terminato nei giorni scorsi e, al momento in cui è avvenuto l’incidente, era in corso il collaudo del secondo gruppo

Sarà aperta un'inchiesta per capire cosa è successo

"Ora è il momento della ricerca, e di mettere in sicurezza l’impianto - ha dichiarato Giuseppe Amato, procuratore capo di Bologna - poi sarà tempo di capire cosa è successo. Faremo una iscrizione di natura tecnica in un fascicolo nei prossimi giorni per accertamenti necessari, soprattutto sulle salme su cui dobbiamo valutare se eseguire autopsia o altri esami".