Papa Francesco: "Maternità surrogata sia proibita a livello universale, gay da rispettare, teoria gender pericolosissima"
Nelle trenta pagine di "Dignitas Infinita" si parte dalle violazioni della dignità umana e si arriva alla pena di morte
"La maternità surrogata sia proibita a livello universale, i gay sono da rispettare ma la teoria gender è pericolosissima": sono alcuni dei passaggi più importanti di "Dignitatis inifinita", il documento pubblicato dal Dicastero per la Dottrina della fede dopo cinque anni di lavoro in cui si parla delle "gravi violazioni" della dignità umana e include la maternità surrogata, pratica attraverso la quale "il bambino, immensamente degno, diventa un mero oggetto" e che "viola la dignità della donna stessa, che si distacca del figlio che cresce in lei e diventa un semplice mezzo asservito al guadagno o al desiderio arbitrario di altri". Si parla anche della pena di morte, che "viola la dignità inalienabile di ogni persona umana al di là di ogni circostanza”.
La dichiarazione “Dignitas infinita”
Il documento "Dignitas infinita" è stato pubblicato dal Dicastero per la Dottrina della fede, dopo cinque anni di lavoro, a firma del cardinale prefetto Victor Manuel Fernandez e del segretario per la Sezione dottrinale, mons. Armando Matteo. Si tratta di venti pagine divise in una presentazione, un'introduzione, quattro capitolo tematici e una conclusione, più altre quattro pagine di note. Il tema è la dignità umana. Il documento include il magistero papale dell'ultimo decennio sulle "gravi violazioni" della dignità umana: dalla guerra alla povertà, dalla violenza sui migranti a quella sulle donne, dalla tratta di persone agli abusi sessuali, all'aborto, alla maternità surrogata, fino all'eutanasia e al suicidio assistito, allo scarto dei disabili, alla teoria del gender, definita "pericolosissima", al cambio di sesso e alla "violenza digitale". Nel testo si parla di "tutto ciò che è contro la vita stessa, come ogni specie di omicidio, il genocidio, l'aborto, l'eutanasia e lo stesso suicidio volontario"; ma anche "tutto ciò che viola l'integrità della persona umana, come le mutilazioni, le torture inflitte al corpo e alla mente, le costrizioni psicologiche". E poi "tutto ciò che offende la dignità umana, come le condizioni di vita subumana, le incarcerazioni arbitrarie, le deportazioni, la schiavitù, la prostituzione, il mercato delle donne e dei giovani, o ancora le ignominiose condizioni di lavoro, con le quali i lavoratori sono trattati come semplici strumenti di guadagno, e non come persone libere e responsabili".
"La vita umana non può essere oggetto di mercimonio"
Il concetto del Vaticano riguardo la maternità surrogata tiene presente anche che "ogni vita umana, a partire da quella del nascituro nel grembo della madre, non può essere soppressa né diventare oggetto di mercimonio". "Al riguardo - dice l'ex Sant'Uffizio, citando le parole di Papa Francesco - ritengo deprecabile la pratica della cosiddetta maternità surrogata, che lede gravemente la dignità della donna e del figlio. Essa è fondata sullo sfruttamento di una situazione di necessità materiale della madre. Un bambino è sempre un dono e mai l'oggetto di un contratto. Auspico, pertanto, un impegno della Comunità internazionale per proibire a livello universale tale pratica".
Il rispetto di ogni persona, al di là del suo orientamento sessuale
In un passaggio riferito agli omosessuali, si legge che "la Chiesa desidera ribadire che ogni persona, indipendentemente dal proprio orientamento sessuale, va rispettata nella sua dignità e accolta con rispetto, con la cura di evitare ogni marchio di ingiusta discriminazione e particolarmente ogni forma di aggressione e violenza". "Per questa ragione - si legge ancora - va denunciato come contrario alla dignità umana il fatto che in alcuni luoghi non poche persone vengano incarcerate, torturate e perfino private del bene della vita unicamente per il proprio orientamento sessuale".