Finanche Cristo ha abbandonato il Papa con un gesto plateale: la paura cresce in Vaticano
Nel giorno della Messa per la ricorrenza della Santa Pasqua, durante la celebrazione un evento infausto, per certi verti profetico, ha sconvolto i presenti
Che il Papa non sia molto simpatico a un numero sporpositato di persone, è noto a tutti. Dai collaboratori in primis, passando per l'ala ortodossa dei suoi fedeli, senza dimenticare tutti coloro i quali sono contrari al concetto stesso di pace, il numero è importante.
Per di più, anche a livello fisico, non è che Papa Ciccio se la passi proprio benissimo. Costretto su di una sedia a rotelle, stanco e senza voce, diciamo che ha vissuto momenti migliori.
Ma Bergoglio è quello che è, nel bene e nel male. Così, se da un lauto è il Pontefice più amato di sempre dai laici di tutto il mondo, dall'altro non verrà ricordato con affetto da chi è ligio alle regole del Vangelo. Tra inclusività arcobaleno, vaffa regalati come non ci fosse un domani, genuflessioni varie a divinità pagane variopinte, e scomuniche a profusione, non si sta facendo certamente voler bene in casa.
Ora, però, il sospetto è che anche lassù, nell'Alto dei Cieli, non lo sopportino più un granché.
Perché nutriamo questo sospetto? Semplicissimo. Durante la celebrazione della Messa per la Santa Pasqua, il Cristo Redentore è caduto proprio mentre Francesco stava officiando i suoi doveri di Vescovo.
Non sono in pochi dentro San Pietro a interpretare questo come un evento di malaugurio, ma di quelli seri che fanno delle superstizioni un dogma.
Dal canto suo, il buon Papa Ciccio, non ha commentato l'accaduto e, per tutta risposta al "Capo", ha fatto fuori altri due nemici del suo pontificato, ovvero De Donatis e Libanori, sollevati dai loro incarichi come vicario e aiuto vicario di Roma e blindati in ruoli innocui.
Staremo a vedere, ma al posto di Bergoglio due domande ce le faremmo.
Di Aldo Luigi Mancusi