Genova, gli anziani rimangono soli a casa per le feste di Pasqua, raffica di truffe in tutta la città
Una donna ha finto di essere una vicina che doveva recuperare i panni appena stesi, due uomini hanno detto di essere carabinieri che dovevano rilevare un incidente
E' stata avvicinata da una giovane donna che si è presentata come una vicina di casa e le ha chiesto di poter entrare nel suo appartamento per raccogliere della biancheria caduta sul balcone dal piano di sopra. E' successo a una ottantenne che stava rientrando a casa, e che pensando di fare una cortesia è invece diventata vittima di una truffa. La truffatrice è entrata in azione nei pressi del portone di un palazzo in zona Quezzi, a Genova. Avvistata l’anziana che rientrava a casa le si è avvicinata e le ha chiesto di poter salire con lei e uscire sul balcone per recuperare alcuni abiti caduti dall’abitazione soprastante mentre stava stendendo.
L’anziana si è fidata e ha lasciato che la donna entrasse nell’appartamento, uscendone poco dopo con alcuni panni tra le mani. Soltanto la sera si è accorta che mancava un orologio e altri gioielli, fortunatamente di poco valore. Ha quindi segnalato l’episodio alla polizia, che ha avviato le indagini.
Ma in questi giorni sono diverse le denunce arrivate alle forze dell'ordine da parte di pensionati. La prima segnalazione è arrivata al 112 dalla zona di Dinegro: una donna di 87 anni ha riferito di essere stata contattata sul telefono fisso da un uomo che si è spacciato come appartenente alle forze dell’ordine, che le ha riferito che il figlio si trovava in caserma dopo avere provocato un incidente. La pensionata non si è fidata e ha usato il cellulare per chiamare il figlio: quando ha capito che era un truffa ha subito interrotto la conversazione e chiamato il 112. Poi a denunciare un tentativo di truffa è stato un ottantacinquenne di Castelletto che ha detto agli inquirenti di avere ricevuto diverse telefonate da una persona che si è presentata come dipendente di una banca e gli ha comunicato che un conto intestato a lui nel Regno Unito era bloccato. Per sbloccarlo, ha detto il sedicente impiegato, l’uomo avrebbe dovuto fare un bonifico di 372 euro. Anche in questo caso il pensionato non si è fidato e ha interrotto la telefonata, chiamando poi la polizia.
L’ultima segnalazione giunge da un quartiere del levante genovese. Una donna di 76 anni ha consegnato gioielli e denaro che aveva a casa a un sedicente avvocato che l’ha contattata, spalleggiato da un finto carabiniere, dicendole che la figlia era stata arrestata dopo un incidente e che era necessario pagare la cauzione di 6.500 euro. Quando i poliziotti sono intervenuti, dei truffatori non c’era ormai più traccia.