Genova, confessa in lacrime il bidello accusato di aver violentato un quindicenne, "voglio curarmi"
L'uomo aveva palpeggiato il ragazzo durante una visita di cortesia che gli aveva fatto il ragazzo per ringraziarlo di averlo aiutato. Il gip per ora lo lascia in carcere
Dopo aver negato tutto per mesi, anche con il suo avvocato Matteo Carpi, davanti al gip Elisa Campagna il bidello di 47 anni, arrestato con l'accusa di violenza sessuale nei confronti di un ex alunno di 15 anni della scuola dove l'uomo è impiegato, è crollato e in lacrime ha ammesso tutto. “E’ vero quello che ha raccontato il ragazzo – ha detto – non so cosa mi sia accaduto. Non ho mai avuto impulsi di quel genere e ora so di aver bisogno di aiuto”.
L’episodio risale a fine ottobre. L'adolescente si era recato a casa del bidello per ringraziarlo, su suggerimento dei familiari perché in passato aveva soccorso il ragazzino che aveva accusato un malore. Una volta a casa invece si è trovato a subire prima molestie verbali con domande imbarazzanti sulla via vita sessuale, poi i primi palpeggiamenti intimi. Lo studente aveva cercato di allontanarsi dall’uomo perché non capiva cosa gli fosse preso, poi il bidello l’aveva mezzo spogliato e il ragazzo era rimasto paralizzato dalla paura. Aveva reagito con un calcio quando il maniaco gli si era parato davanti alla porta chiedendogli di non andarsene. Al momento l’indagato resta in carcere. Solo dopo l’avvio di un percorso di cura probabilmente il suo avvocato proverà a chiedere i domiciliari.