Allarme bomba a Trani, scuole chiuse e treni in ritardo, il Viminale: "Dopo Mosca si alza il monitoraggio contro i rischi"

Il ritrovamento di un biglietto che annunciava l'esplosione di ordigni ha imposto lo stop ai treni e negli edifici scolastici. E in vista di Pasqua aumentano i controlli anti attentati

Un allarme bomba è scattato questa mattina nelle stazioni di Trani, Barletta e Bari-Palese. L'allerta ha imposto l'intervento delle forze dell'ordine per verificare la presenza di ordigni e bonificare i treni. Una situazione in conseguenza della quale, come si legge in una nota dei servizi di trasporto su ferro regionali, "i treni regionali e a lunga percorrenza, Alta velocità e Intercity, stanno subendo cancellazioni parziali, totali e ritardi al momento oltre i 300 minuti". 

L'allerta scattata alle 6.26: in due biglietti l'annuncio delle esplosioni

Lo stop alla circolazione è stato decisa alle 6:26 di questa mattina dopo il ritrovamento di un biglietto a Trani, scritto a mano in stampatello e con firma in arabo, in cui si annunciava la presenza di "ordigni biologici" in stazione e in alcune scuole della città. "Tra Bari e Barletta, tra Foggia e Bari colpiremo i treni dai binari e dalle stazioni. Il 25 marzo sarà il vostro inferno": questo il contenuto del biglietto ritrovato scritto in stampatello su un foglio e in un Italiano non perfetto. Il foglio bianco su cui le frasi minacciose sono state scritte con inchiostro scuro è stato affisso a ridosso dei binari assieme ad un altro messaggio scritto su un foglio a quadretti, sempre in stampatello, che termina con la parola "Inshallah" tradotta in arabo che significa se Dio vuole. Sul secondo foglio si legge: "Abbiamo messo un ordigno biologico nella stazione Fs di Trani. Scuola vecchi ordigno biologico e ordigno in altra scuola a Trani città di giustizia corrotta. Lotteremo fino alla fine".

La valigia notata in stazione e la chiusura delle scuole

A peggiorare la situazione è stata anche la presenza di una piccola valigia, notata da chi aspettava i treni, che ha fatto scattare l'allarme e i controlli in stazione. Il sindaco di Trani, Amedeo Bottaro, intanto, ha deciso di sospendere le lezioni "a causa di un allarme bomba in una scuola non precisata", stabilendo che in seguito a questa segnalazione "tutte le scuole cittadine di ogni ordine e grado resteranno chiuse nella giornata odierna". I controlli, però, hanno escluso la presenza di ordigni in qualsiasi edificio scolastico. 

Disagi sulla linea Bari-Pescara e bus sostitutivi per i passeggeri

Ad ora di pranzo Trenitalia ha confermato che "la circolazione ferroviaria sulla linea Bari-Pescara resta sospesa tra Bari centrale e Barletta", aggiungendo che viste "le ripercussioni sul servizio e anche dell'interruzione fra Caserta e Foggia" dovuta a un movimento franoso, i passeggeri possono "riprogrammare il proprio viaggio fino a nuovi aggiornamenti che avverranno in seguito alla conclusione delle operazioni di verifica da parte delle forze dell'ordine". Disagi anche alla stazione ferroviaria di Bari dove comunque sono stati predisposti bus sostitutivi. Trenitalia ha previsto "il rimborso integrale del biglietto per chi rinuncia al viaggio o in alternativa la possibilità di riprogrammarlo". 

Il Viminale: "Dopo Mosca si alza il monitoraggio contro i rischi"

E proprio oggi il ministro dell'Interno Matteo Piantedosi ha convocato una riunione del Comitato sicurezza in Viminale dopo l'attacco terroristico a Mosca e in vista dell'arrivo della festività cristiana della Pasqua. "L'importanza di proseguire l'attenta attività di monitoraggio, anche sul web, da parte delle forze di polizia e della intelligence per l'individuazione delle eventuali situazioni di rischio sul territorio nazionale", è stata sottolineata nel corso della riunione al Viminale del Comitato nazionale per l'ordine e la sicurezza pubblica. Durante l'incontro, informa il ministero, "è stata effettuata un'attenta analisi dell'attentato terroristico a Mosca anche ai fini di un aggiornamento delle misure di prevenzione antiterrorismo già disposte". In particolare, sotto la lente d'ingrandimento del governo ci sono i siti internet dove si fa reclutamento di possibili terroristi in tutta Europa: a preoccupare sono più i cosiddetti lupi solitari che le cellule, come conferma il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Alfredo Mantovano, che chiarisce che nel nostro Paese "la minaccia non è tanto quella di gruppi organizzati, credo che un gruppo" come quello che ha agito nell'attentato in Russia "in Italia verrebbe intercettato prima". L'insidia concreta, invece, è l'autoattivazione di lupi solitari "come capitato in altri stati Europei" ed "il fronte della minaccia più preoccupante è il reclutamento online, per il quale da anni avviene un contrasto anticipato".