L'Aquila capitale italiana della cultura 2026, scelta tra 10 città finaliste, Marsilio: "Orgoglio per tutto l'Abruzzo"

Il capoluogo abruzzese trionfa sulle altre città finaliste: Agnone (Isernia), Alba (Cuneo), Gaeta (Latina), Latina, Lucera (Foggia), Maratea (Potenza), Rimini, Treviso, Unione dei Comuni Valdichiana Senese (Siena)

L'Aquila è la capitale italiana della cultura 2026. Il capoluogo abruzzese, che era già arrivato in finale nel 2021 si è ritrovata nella finale a 10 che poi ha premiato la candidatura di Procida 2022. L'Aquila supera le altre città candidate e punta così ad una specie di rinascita dopo il terremoto.

Queste le città che si è messa dietro il capoluogo: Agnone (Isernia), “Agnone 2026: Fuoco dentro. Margine al centro”; Alba (Cuneo), “Vivere è cominciare. Langhe e Roero, un’altra storia”; Gaeta (Latina), “Blu, il Clima della cultura”; Latina, “Latina bonum facere”; Lucera (Foggia), “Lucera 2026: Crocevia di Popoli e Culture”; Maratea (Potenza), “Maratea 2026. Il futuro parte da un viaggio millenario”; Rimini, “Vieni oltre. Il futuro qui e ora”; Treviso, “I sensi della Cultura”; Unione dei Comuni Valdichiana Senese (Siena), “Valdichiana 2026, seme d’Italia”.

L'Aquila capitale italiana della cultura 2026, scelta tra 10 città finaliste

L'annuncio dell'ufficialità di l'Aquila capitale italiana della cultura 2026, è arrivato dal ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano. "Tutte queste città meriterebbero di essere le Capitali della Cultura, vorrei che tutte fossero premiate per la loro bellezza”, ha detto. Sangiuliano si è detto favorevole alla proposta del presidente della giuria di integrare il bando, istituendo un riconoscimento anche alle altre finaliste.

Anche il neo eletto governatore Marco Marsilio si è complimentato: "L'Aquila proclamata Capitale della Cultura 2026. Grande orgoglio per l'Abruzzo intero, ci abbiamo creduto fortemente. Le mie più sentite congratulazioni al sindaco Pierluigi Biondi. La giuria era presieduta dal giornalista Davide Desario, Virginia Lozito, Luisa Piacentini, Andrea Prencipe, Andrea Rebaglio, Daniela Tisi, Isabella Valente, e dei rappresentanti di tutte e 10 le città finaliste.

Il sindaco di l'Aquila Bondi: "Saremo all'altezza"

"L'Aquila si avvia a celebrare i 15 anni del terremoto. Un evento che ci ha colpito non solo come istituzioni, ma come cittadini. Essere capitale  italiana della cultura non è un risarcimento ma rappresenta un elemento attorno a cui ricostruire il tessuto sociale della nostra comunità".

"La cultura  è un elemento fondante, è recupero dell'identità e proiezione nel futuro - ha aggiunto - Le altre città finaliste saranno parte di questo percorso. Vi garantiamo che saremo all'altezza del compito che ci assegnate".

Sindaco di Rimini contro il governo: "Invasione di campo"

Il sindaco di Rimini Jamil Sadegholvaad accusa il governo. L'esperienza della capitale della cultura "ci ha mostrato anche il lato peggiore e ahimè radicato del nostro Paese, con quella catena di invasioni di campo preventive scomposte anche da parte di chi dovrebbe essere super partes e poi di illazioni e di ombre che hanno velato la coda finale di quella che per i territori candidati non è una semplice competizione. E' la regola del sospetto a cui neanche questa partita si è potuta sottrarre".