12 Marzo 2024
Marella Caracciolo, fonte: Twitter @Marcello Crescentini
Emergono nuovi dettagli sull'inchiesta che ha travolto la famiglia Agnelli, relativa all'eredità dell'Avvocato. Potrebbero aumentare i guai giudiziari per John, Lapo e Ginevra Elkann. L’ipotesi di reato di truffa ai danni dello Stato, contestata alcuni giorni fa, potrebbe infatti essere estesa anche ai dipinti: se anche i quadri ritrovati facevano parte del patrimonio ricevuto dalla nonna, avrebbero dovuto essere dichiarati al Fisco. In altre parole, se i pm riuscissero a dimostrare che la residenza svizzera di Donna Marella era fasulla, anche la collezione donata eventualmente ai nipoti potrebbe diventare oggetto di contestazione per l’aggiramento della tassa di successione.
Lo Stato, infatti, potrebbe presentare il conto anche per la collezione di quadri appartenuti a Marella Caracciolo Agnelli, trovati dalla Guardia di Finanza nel corso delle perquisizioni effettuate nei giorni scorsi. Si tratta di decine di opere d’arte, conservate in vari caveau, nelle residenze e alla Fondazione Agnelli, di cui gli inquirenti stanno facendo valutare il valore (che in alcuni casi potrebbe raggiungere cifre consistenti), si cerca di risalire alla provenienza e alla proprietà di quelle opere. Ora le nuove scoperte della Procura di Torino potrebbero fare luce sui misteri che ruotano intorno ai quadri della dinastia, non più solo la grana dei conti in paradisi fiscali per gli eredi dell'impero dell'Avvocato.
All’interno dell’abitazione di Jaki, i finanzieri hanno trovato anche il faldone sulle "opere d’arte 2003-2019" e un altro di colore verde etichettato "temporanee esportazioni-esortazioni definitive". Gli investigatori dovranno quindi capire se si tratta dei 13 dipinti che si trovavano nelle dimore di famiglia e di cui, secondo quanto sostenuto da Margherita nell’esposto presentato a dicembre 2022, si sono perse le tracce dopo la morte di sua madre, avvenuta il 23 febbraio 2019.
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