Il Papa contro Zelensky? Francesco chiede all'Ucraina di alzare bandiera bianca e negoziare
Contro ogni previsione, ospite di Cliché, una trasmissione nella tv Svizzera, il Pontefice ha invitato il Presidente ucraino a deporre le armi e avviare i negoziati
Che Papa Francesco sia il primo fra i putiniani? É vero, il Sommo Pontefice non ha mai smesso di predicare la pace per tutti i conflitti, non potrebbe essere diversamente, ma nessuno si sarebbe mai aspettato una dichiarazione così netta.
Ospite di Cliché, una trasmissione televisiva svizzera, una specie di Fazio versione a cucù, Papa Francesco ha lasciato ammutoliti gli opinionisti di mezzo mondo dichiarando "Zelensky abbia coraggio, alzi bandiera bianca e dica sì al negoziato".
Capirete bene che nell'Italia che ha appena deciso di regalare 5 miliardi in armi all'Ucraina, la stessa Italia che non ammette posizioni diverse da quelle di Washington e taccia chi chiede la pace di essere un filo putiniano (o un antisemita a seconda del conflitto), un'uscita come quella di Bergoglio non passa inosservata e non si può certo parlare di amore putiniano.
Non è un caso se la stampa nostrana abbia scelto scientemente di ignorare le parole di Ciccio il Pont Max, facendo leva sulla repentina precisazione della Segreteria dello Stato Vaticano che ha dichiarato "Il Papa non ha chiesto la resa di Kiev", ma si sa che a San Pietro chi può rivede e riscrive a suo uso e consumo le chiare parole di Francesco per evitare bagarre.
Mettiamola così, noi ci siamo limitati a riportarvi le parole testuali di Papa Ciccio, che anche un lettore distratto non frainterebbe. Allora vi chiediamo: se non è una richiesta di resa, cos'é?
Il Papa ha di fatto preso una posizione condivisa dalla maggioranza degli italiani e dei cittadini europei, segnando la distanza oggettiva tra il popolo e chi governa obbedendo agli ordini "stranieri".
Di Aldo Luigi Mancusi