03 Marzo 2024
Aula Tribunale. Fonte: Imagoeconomica
"Diffamazione aggravata". E' quanto ha stabilito il Tribunale Penale di Perugia verso coloro che, a questo punto impropriamente, fanno uso del termine "no vax". La prima condannata, come anticipato da Il Giornale d'Italia, Romina Marceca, giornalista di Repubblica condannata per diffamazione: definì 'no-vax' giudice che reintegrò infermiera senza vaccino Covid - Il Giornale d'Italia (ilgiornaleditalia.it) è una giornalista de la Repubblica la quale aveva dato del "no vax" ad un Giudice, che nel pieno delle sue funzioni, stava tutelando un'infermiera non vaccinata contro il Covid; inizialmente sospesa, venne poi reintegrata. L’operatrice sanitaria, così come tanti altri – come sappiamo – è stata vittima delle scelte governative in tempi di Covid. “Se non ti vaccini, ti sospendo dal lavoro”. Una decisione forte, che ha trovato resistenze e molte contestazioni in quel periodo. Una forzatura che mina le libertà personali di un paese democratico. Una scelta assunta da un Governo che adesso, per gran parte all’Opposizione, accusa di fascismo l’attuale esecutivo per le manganellate della Polizia.
L'episodio risale al 14 dicembre 2021. Il Tribunale di Velletri, tramite ordinanza, disponeva il reintegro di questa infermiera non vaccinata, scatenando l’ira della giornalista di Repubblica, che tre giorni dopo titolava così: “L’infermiera senza vaccino reintegrata dal giudice No Vax, il tribunale di Velletri diviso tra tensione e omertà”. Ora è arrivata la sentenza: “Si tratta solo del primo grado di giudizio e siamo in attesa del deposito delle motivazioni della decisione, ma finalmente la campagna di disinformazione, di denigrazione e discriminazione condotta dal mainstream contro il libero pensiero e l’onesto esercizio di pubbliche funzioni è stata arrestata”,
“Ora basta. Sono i finiti i tempi in cui tutto era permesso, quando nessuno rispondeva di ciò che diceva o faceva. Ora la musica cambia, non esiste più l’immunità di fatto, non c’è più superman, e quella che è stata la sua forza (odio e terrore) oggi è la sua krypto. Dopo essere stato diffamato su un quotidiano a tiratura nazionale quale è La Repubblica, la riabilitazione sociale e professionale del Giudice diffamato meriterebbe la prima pagina su La Repubblica a titolo gratuito o a spese della condannata. Ma questo non succederà mai, ed allora noi, nel nostro piccolo, senza alcuna pretesa di poter riabilitare il buon nome del Giudice diffamato con la stessa diffusione che La Repubblica ha dato all’offesa, facciamo quantomeno una corretta informazione di cronaca giudiziaria”. Fanno sapere da Avvocati Liberi
La sentenza di cui sopra rappresenta una potenziale svolta nel racconto fatto in questi anni. Il termine “no vax”, col tempo, è stato associato a chiunque, mischiando scettici e insicuri e tanto altro ancora. In realtà, c’è chi davvero ha preferito non vaccinarsi, nell’assoluta autonomia di un paese che non avrebbe di certo dovuto imporre questa scelta. Eppure è accaduto.
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