Corteo pro-Palestina a Pisa e Firenze, cariche della polizia coi manganelli, 18 studenti feriti, 10 minorenni. Rettore: "Profondo sconcerto"

Emergono nuovi dettagli sui tafferugli di questa mattina a Firenze e Pisa, il bilancio è pesante. Dalla politica coro (quasi) unanime di condanna

A poche ore dai tafferugli che questa mattina, a Firenze e Pisa, hanno visto coinvolti manifestanti pro-Palestina e le forze dell'ordine iniziano ad arrivare le prime dichiarazione dei big della politica e non solo. Uno dei primi, il rettore dell'Università di Pisa, Riccardo Zucchi, che in una nota esprime "profonda preoccupazione e sconcerto per gli scontri avvenuti questa mattina nel centro della città, che hanno causato a quanto pare il ferimento di studenti universitari e di studenti delle scuole superiori. In attesa di ricevere chiarimenti sull'accaduto e sull'operato delle forze dell'ordine auspichiamo che tutte le autorità competenti intervengano per garantire la corretta e pacifica dialettica democratica, tutelando la sicurezza della popolazione e della comunità studentesca".

Feriti e contusi negli scontri pro-Palestina, il rettore: "Pisa città aperta a dialogo pacifico"

A Pisa si registra anche il bilancio più pesante che vede 10 minorenni feriti, con varie contusioni e due di questi con dita fratturate. Tre i maggiorenni soccorsi, uno con trauma cranico ed escoriazione della testa, uno con un braccio steccato, colpito con manganello nel tentativo di ripararsi, e un altro per trauma cranico e ferita lacero contusa. L'Università di Pisa, prosegue il magnifico rettore, "conferma la sua posizione caratterizzata dalla massima apertura al dialogo pacifico fra tutte le posizioni e dal ripudio della violenza in tutte le sue forme. Riguardo alla tragica situazione in Israele e Palestina, ribadisce il suo sgomento per l'attacco terroristico del dicembre scorso e per la strage attualmente in corso nella striscia di Gaza, unendo la sua voce a quella di tutti coloro che chiedono l'immediato cessate il fuoco e la liberazione degli ostaggi". Infine informa che l'Ateneo ha "già organizzato per il 14 marzo una riunione straordinaria del Senato Accademico aperta alla partecipazione di esterni, nel corso del quale verranno presentate, discusse e votate mozioni, elaborate anche da gruppi studenteschi, su questa e altre questioni di grande impatto sociale".

Dalla Normale alla Sant'Anna, atenei turbati

Anche gli altri due atenei pisani- la Normale e la Sant'Anna-  non hanno fatto mancare il loro disappunto: "Siamo profondamente turbati da quanto avvenuto oggi a Pisa e Firenze ed esprimiamo la nostra solidarietà e vicinanza alle studentesse e agli studenti – dicono in una nota congiunta Luigi Ambrosio, direttore della Scuola Normale Superiore e Sabina Nuti, rettrice della Scuola Superiore Sant'Anna- Come cittadini, genitori, rettori di università, riteniamo che l'uso della violenza sia inammissibile di fronte alla pacifica manifestazione delle idee".

Schlein e Conte: "Tira una brutta aria, c'è repressione"

La segretaria del Pd Elly Schlein  attraverso il suo profilo Instagram parla di “manganellate inaccettabili, c’è un clima di repressione. Basta manganellate sugli studenti. Le immagini di Pisa sono inaccettabili: studenti e studentesse intrappolati in un vicolo e caricati a manganellate dalla polizia. Presentiamo subito un'interrogazione parlamentare al ministro Piantedosi, affinché chiarisca. C'è un clima di repressione che abbiamo già contestato mercoledì scorso al ministro in Parlamento. Difendiamo la libertà di manifestare pacificamente".

Non meno tenero il leader del Movimento Cinque Stelle, Giuseppe Conte: "Ancora una volta manganellate contro chi protesta per il massacro in corso a Gaza. Questa volta a Pisa, ai danni di studenti, giovanissimi. Altri episodi ci sono stati a Firenze. Sono immagini preoccupanti, non degne del nostro Paese. Non può essere questa la risposta dello Stato al dissenso". 

Casellati: "Il problema è Hamas". Santanchè: "Penso alla Meloni"

Di tutt'altro tenore l'intervento della ministra per le Riforme, Elisabetta Casellati: “Non mi piace questo tipo di protesta, noi abbiamo un problema serio che riguarda Hamas – dice la ministra alla Winter edition del Forum in masseria alle Terme di Saturnia – e quindi Israele, pertanto è una situazione di grande difficoltà che stiamo seguendo. Il nostro ministro degli Esteri sta portando e cercando di salvare tutte le persone che vengono dalla Striscia di Gaza e che quindi sono riportate in Italia, quindi c’è un soccorso anche di tipo umanitario forte da parte dell’Italia”. Interviene anche la ministra del Turismo Daniela Santanchè, che sposta l'attenzione su quanto accaduto alla premier durante un corteo a Roma: “Io penso che non ho sentito una parola sul fantoccio con le sembianze della Meloni bruciato, sugli insulti “stronza” alla Meloni, nel momento in cui le donne, come dire, guai se si insulta una donna o se si tocca una donna, come è giusto che sia, meno la Meloni. Ringrazio oggi il presidente della Repubblica che è più coraggioso di molti capi, capetti della sinistra di questa nazione”.

In un post su X a commento di uno dei video degli scontri il rettore dell’Università degli stranieri di Siena Tomaso Montanari afferma: “La polizia di una Repubblica la cui Costituzione garantisce la libertà di manifestare carica violentemente a Pisa (e anche a Firenze) studenti giovanissimi che chiedono il cessate il fuoco in Palestina: stiamo velocemente scivolando all’inferno. Il ministro dell’Interno deve spiegare se la Costituzione antifascista è ancora vigente”.

Durissima l'Anpi, tramite il suo presidente Gianfranco Pagliarulo: "A Pisa la polizia ha caricato con estrema violenza un pacifico corteo di ragazzi e ragazzini liceali che manifestavano il loro libero pensiero sulla tragedia di palestinese. È l'ennesimo episodio di una gratuita violenza delle forze dell'ordine, che nega di fatto il diritto al dissenso. È evidente che ci sono indicazioni nazionali al fine di reprimere qualsiasi manifestazione non gradita. Non vogliamo il governo del manganello. Piantedosi deve rispondere. Ora basta!".

Il sindaco di Pisa: “Ho chiesto conto di quanto avvenuto alle autorità"

Il sindaco di Pisa Michele Conti si dice “amareggiato come cittadino e come genitore”: “Ho telefonato stamani a questore e prefetto per chiedere conto di quanto avvenuto. A entrambi ho ribadito che chiunque deve essere libero di manifestare liberamente il proprio pensiero, sempre. E che Pisa, da sempre, è luogo di incontro e confronto. Voglio ricordare a tutti che la convivenza pacifica è assicurata in primo luogo dal rispetto delle regole e chi non le rispetta va sanzionato. Come mi auguro avvenga per chi si è reso responsabile del blitz sulla nostra Torre di qualche settimana fa. Ma mai in alcun modo si può usare la violenza per reprimere una manifestazione di ragazzi e ragazze delle scuole superiori. Così come non si può usare la violenza per imporre una propria idea. Voglio parlare con questi ragazzi, ascoltare le loro ragioni e i loro racconti. Il Comune di Pisa è uno spazio pubblico dove è possibile esprimere liberamente, ed educatamente, ogni pensiero".