Nuovo caso Chiara Ferragni: si può parlare di persecuzione, o è tutto nella norma?

Appena la nota influencer ha annunciato un'intervista a Che Tempo Che Fa da Fabio Fazio, non è solo ripartita la gogna, ma anche il Codacons

Ok, fermi tutti, partiamo da un fatto: se fino a prima dello "scandalo" pandoro, ogni cosa che la Ferragni toccava si tramutava in oro, adesso il metallo prezioso è stato sostituito dalla merda. Questo è pacifico.

La ragazza che ha fondato la sua carriera sul concetto dell'immagine, la donna che ha fatto dei selfie un fattore economico, è in caduta libera. Così, dopo avere perso gran parte dei marchi che l'avevano resa l'imprenditrice di successo che era, adesso anche Fedez l'ha mollata. Per quanto, a dirla tutta, pur non conoscendolo nell'intimità della famiglia Ferragnez (forse l'intimità è un concetto lievemente estraneo a certe persone), in fin dei conti è stata la più piacevole delle perdite, non fosse altro per le perle che il rapper regalava al mondo di tanto in tanto ("Chi è Strehler?", vi ricorda qualcosa?). 

Bene, fin qui è storia, ma adesso non si capisce l'accanimento "terapeutico", che suona tanto di persecuzione, portato avanti dal Codacons. 

In pratica, recentemente la Ferragni ha annunciato una sua prossima partecipazione al programma di Fazio sul Nove, Che Tempo Che Fa, un'occasione televisiva gustosissima per ascoltare la sua verisone dopo mesi di linciaggio.

Bene, che ci crediate o meno, il Codacons è andato su tutte le furie, con tanto di proclami da censori della Santa Inquisizione, minacciando di chiedere il sequestro della trasmissione perché, con tanto di manifesto moralista in mano, hanno dichiarato "un'indagata non può andare in un programma televisivo". 

Ora, detto che questo ragionamento avrebbe avuto un minimo di ridicolo senso se la Ferragni avesse annunciato un intervento alla Rai, perché è la televisione di Stato, qui parliamo di una televisione privata, il che rende non solo ridicolo ma anche triste l'intervento a gamba tesa dei paladini per i consumatori

Peggio ancora, promettono battaglia certa senza neanche sapere cosa dirà l'influencer: follia. 

Ciò premesso, noi siamo i primi a considerare Chiara Ferragni la chiave di volta che ha permesso alla mediocrità di tramutarsi in celebrità, lasciando credere - senza volerlo, sia chiaro - a milioni di ragazzine che con un telefono si può diventare qualcuno, ma in questo caso non ce la sentiamo proprio di attaccarla perché la liberta, fino a prova contraria, è sacra.

Un dubbio; per quanto il Codacons si occupi esclusivamente della tutela dei consumatori, tutta questa indignazione giustizialista non gli viene mai quando in televisioni si presentano politici con tanto di processi in corso, se non condanne? Chiediamo per un amico.

Di Aldo Luigi Mancusi