Crollo cantiere Esselunga Firenze, il pm: "2 operai senza permesso di soggiorno tra i morti; trovate criticità nel posto"
Ricerche ancora in corso per trovare il corpo della quinta e ultima vittima dell'incidente
Mentre si cerca ancora l'ultimo corpo dopo il crollo del cantiere Esselunga a Firenze, il bilancio del terribile dell'incidente nel supermercato di Firenze è di quattro salme recuperate compreso l'autotrasportatore Luigi Coclite, un disperso, tre feriti che rispondono bene alle cure. Le tre persone decedute dovrebbero essere di origine magrebina, come il disperso, e residenti in Lombardia.
Crollo cantiere Esselunga Firenze, il pm: "2 operai senza permesso di soggiorno tra i morti"
Da una prima ricostruzione della dinamica dell'incidente, "è risultato che nella parte di cantiere interessata dal crollo erano presenti otto lavoratori, operanti per tre imprese diverse". Si legge nella nota diffusa dalla procura di Firenze. Dalle prime verifiche compiute emerge “che per alcuni operai vi fosse una condizione di irregolarità circa la loro presenza sul territorio nazionale”. A confermarlo è il procuratore capo di Firenze, Luigi Spiezia, durante un incontro coi giornalisti sul procedimento aperto a carico di ignoti.
"Diverso è il discorso di completamento delle verifiche per quanto riguarda le posizioni contrattuali e quanto altro - aggiunge Spiezia- quindi l'accertamento che sto comunicando è limitato a un dato di mera corrispondenza tra la posizione di queste persone e il rispetto delle norme in materia di ingresso sul territorio nazionale". "Sul dinamismo che ha determinato questo disastro ovviamente non possiamo dire nulla, tutto è prematuro. Il dato molto empirico, che ci siamo fatti durante un sopralluogo, è che ci fossero diverse criticità. Si tratta di criticità che abbiano constato nel cantiere".
La situazione della identificazione dei corpi delle vittime
Per identificare con certezza gli operai che a Firenze sono rimasti sotto le macerie occorrerà anche il contributo di esperti di genetica. Al momento si conosce con certezza solo l'identità di una delle vittime: Luigi Coclite, italiano di 60 anni, estratto poco dopo il crollo in via Mariti. Difficile, ha spiegato il procuratore Spiezia, abbinare invece i nominativi agli altri tre corpi estratti. "E' iniziata una complessa attività di identificazione di ciò che resta di questi corpi degli operai che sono stati travolti da strutture imponenti - ha sottolineato Spiezia - Questa operazione richiede competenze scientifiche anche di tipo genetico perché alcuni di questi corpi sono davvero in condizioni drammatiche".
Tra gli operai coinvolti, uno, prosegue la nota della procura di Firenze, "di origine italiana, compiutamente identificato, è risultato deceduto al momento dell'arrivo dei primi soccorsi e delle forze di polizia giudiziaria, mentre altri tre operai, di origine romena, anch'essi con identità accertata, sono stati trasportati in ospedale. Altri quattro operai sono risultati dispersi sotto le macerie e non risultano ancora specificamente identificati, anche se sono stati comunque accertati i nominativi. Attraverso l'encomiabile ed ininterrotta opera dei Vigili del Fuoco sono stati recuperati, al momento, i corpi di tre operai, mentre continuano le ricerche della quinta vittima, rese difficili dal particolare stato dei luoghi conseguenti al crollo, nel quale sussistono condizioni di perdurante insicurezza".