Crollo cantiere Esselunga Firenze, trovato corpo della quarta vittima. Giani: "Cerchiamo ultimo disperso sotto le macerie"
Le ricerche continuano per rintracciare la quinta e ultima vittima, con l'impegno congiunto dei vigili del fuoco e dell'USAR
Nel corso della mattinata odierna, è stato recuperato il corpo di un quarto operaio deceduto a seguito del tragico incidente sul lavoro avvenuto ieri in via Martiri, nel cantiere del nuovo supermercato Esselunga, mentre le ricerche continuano per rintracciare l'ultimo disperso, con l'impegno congiunto dei vigili del fuoco e dell'USAR (Urban Search and Rescue). Oggi, sabato 17 febbraio, la città di Firenze è in lutto.
Il bilancio dell'incidente si attesta attualmente a quattro vittime, ma il numero potrebbe salire a cinque. Tra i defunti figura Luigi Coclite, sessantenne soprannominato "il mago della betoniera", il quale stava manovrando il macchinario per la gettata di cemento mediante un joystick. Le altre vittime sono di origine nordafricana, mentre i tre feriti ricoverati sono cittadini rumeni. Un operaio presente sul luogo ha riferito che le vittime straniere erano appena arrivate al cantiere e non erano conosciute da nessuno. Attualmente, i loro corpi non sono stati identificati né reclamati da amici o parenti, complicando la ricerca delle loro identità. Il presidente della Toscana, Giani, ha spiegato: "Stiamo facendo di tutto per recuperare anche la quinta e ultima vittima".
Crollo cantiere Esselunga Firenze, trovato corpo della quarta vittima
Il sindaco di Firenze, Dario Nardella, ha proclamato il lutto cittadino e ha indetto un minuto di silenzio alle 15. Questa iniziativa sarà estesa a tutta la regione Toscana. La tragedia ha avuto luogo nel cantiere del nuovo supermercato Esselunga, ubicato in un'area precedentemente occupata da un Panificio Militare, nell'ambito di un progetto di riqualificazione. Le indagini sull'incidente, il più grave mai verificatosi sul lavoro a Firenze, sono condotte dai magistrati Francesco Sottosanti e Alessandra Falcone. L'ipotesi investigativa attuale comprende l'accusa di omicidio colposo plurimo e crollo colposo.
Un investigatore presente sul luogo ha commentato che l'evento sicuramente non è stato casuale, sottolineando l'incredibilità che una trave di tale portata possa spezzarsi in modo spontaneo. Le indagini dovranno anche chiarire la catena di appalti e subappalti tra le numerose imprese coinvolte nel cantiere, che vedeva la partecipazione di sessanta ditte. Inoltre, sarà essenziale valutare se gli operai detenessero il giusto inquadramento professionale per le mansioni loro affidate.