Pamela Mastropietro, sentenza Cassazione: confermato ergastolo per Oseghale. Violentó e uccise a coltellate la 18enne
La Suprema Corte ha respinto il ricorso del nigeriano già condannato per l'omicidio della 18enne romana. Era l'ultimo passaggio giudiziario
La Cassazione si è espressa sul caso di Pamela Mastropietro. La sentenza ha confermato l'ergastolo per Innocent Oseghale. Si tratta di una condanna definitiva per il nigeriano che il 30 gennaio 2018 violentò e uccise a coltellate la ragazza. In seguito, lavò il cadavere con candeggina per eliminare i residui organici. Il corpo fu smembrato e occupato e trovato in due valigie abbandonate. Oseghale era accusato di omicidio e di violenza sessuale.
Pamela Mastropietro, sentenza Cassazione: confermato ergastolo per Oseghale
Pamela Mastropietro è stata uccisa ormai quasi sei anni fa. La sentenza di oggi, martedì 23 gennaio era molto attesa, in particolar modo dalla madre Alessandra Verni: "Da sei anni aspettavo questo momento, è quello che speravo. Ma la mia battaglia non finisce qui". In mattinata davanti alla Corte di Cassazione si erano riuniti amici e parenti con uno striscione che recitava: "Giustizia per Pamela" e la foto sorridente della ragazza con una coroncina in testa per chiedere la conferma dell'ergastolo.
La Suprema Corte ha respinto il ricorso del nigeriano già condannato per l'omicidio della 18enne romana. Era l'ultimo passaggio giudiziario. "Pamela voleva vivere e dei mostri le hanno spezzato tutti i sogni" recitava un altro striscione, mentre un altro fa riferimento alla patologia di cui soffriva, un disturbo di personalità borderline. Era anche dipendente da droghe e all'età di 18 anni, si trasferì nella comunità di recupero per tossicodipendenza di Corridonia.
Anche Pietro Orlandi ad attendere la sentenza della Cassazione
Ad attendere la sentenza c'era anche Pietro Orlandi, fratello di Emanuela: "Era il minimo stare qui, essere presenti e dare solidarietà ad Alessandra, che è rimasta sola, abbandonata anche dai media. Dopo sei anni spero ci sia giustizia al cento per cento. Alessandra non potrà mai trovare la pace, ma mi auguro che un minimo di pace oggi possa trovarla con la certezza della pena".