Ferragni-Balocco, ecco le mail: "Vendite del pandoro servono a pagare il cachet esorbitante. Così è pubblicità ingannevole"

Lo scambio di mail tra il team Ferragni, rappresentato dalle società Fenice e TBS Crew e l'azienda dolciaria, che hanno convinto la procura a indagare per truffa aggravata

Lo scambio di mail del 2022 tra Ferragni e la Balocco che hanno convinto la procura di Milano ad indagare per truffa aggravata. Nei messaggi c'è scritto quanto già riportato già in precedenza, ovvero che l'azienda dolciaria sapeva in cuor suo che le "vendite del pandoro" servivano "a pagare il cachet esorbitante" dell'influencer. 

Ferragni-Balocco, ecco le mail: "Vendite del pandoro servono a pagare il cachet esorbitante"

Dallo scambio di mail tra il team Ferragni e la Balocco del novembre 2022, si evince come l'obiettivo sia capire inserire nella comunicazione il tema delle donazioni. Questo è l'inizio

B. "Ciao! Grazie per la piacevole call! A sintesi degli argomenti trattati:

DONAZIONE

Sarà la Balocco a contattare l’associazione (in definizione) e sempre la Balocco risulterà come donatrice. La donazione sarà da farsi nel 2022, solo dopo che avremo svelato al mercato il nostro comune progetto – quindi indicativamente dopo maggio, mese nel quale inizieranno i primi incontri con il trade. Definito insieme l’ambito di azione (medico/pediatrico) non vorremmo incorrere in un incidente diplomatico con il Regina Margherita e Gaslini nel destinare la donazione ad altra struttura (es. Bambin Gesù che avete consigliato). Non avendo compreso che il dettaglio della donazione sarebbe stato oggetto del contratto, non ci siamo pronunciati prima se non dopo vostro stimolo. Ecco perché ne è derivata una certa “limitazione” che siamo certe, riusciremo a superare".

Il comunicato diffuso a novembre 2022 mette in chiaro che "le vendite serviranno a finanziare un percorso di ricerca promosso dall’Ospedale Regina Margherita di Torino". Ecco una mail del 17 ottobre.

B. "Lo storico brand piemontese Balocco, riconosciuto ed apprezzato nel mondo per l’eccellenza della sua offerta natalizia, presenta una novità esclusiva realizzata in collaborazione con Chiara Ferragni: il Pandoro “#PinkChristmas”. [...] Con questo prodotto Balocco e Chiara Ferragni sostengono la ricerca contro i tumori infantili, finanziando un percorso di ricerca promosso dall’Ospedale Regina Margherita di Torino, attraverso l’acquisto di un nuovo macchinario che permetterà di esplorare nuove strade per le cure terapeutiche dei bambini affetti da Osteosarcoma e Sarcoma di Ewing".

La replica del 20 ottobre:

F. "Lo storico brand piemontese Balocco, riconosciuto ed apprezzato nel mondo per l’eccellenza della sua offerta natalizia, presenta una novità esclusiva: il pandoro Chiara Ferragni, le cui vendite serviranno a finanziare un percorso di ricerca promosso dall’Ospedale Regina Margherita di Torino, attraverso l’acquisto di un nuovo macchinario che permetterà di esplorare nuove strade per le cure terapeutiche dei bambini affetti da Osteosarcoma e Sarcoma di Ewing".

Dagli atti risulta che Balocco non avrebbe voluto inserire il riferimento alla donazione nel comunicato, per non associarla alle vendite del prodotto. Ecco una mail interna al team Balocco del 14 novembre 2022.

B. "Ciao a tutte, aggiungo ----- in c.c. Per me ok ma massima attenzione all’attività benefica che ci espone a pubblicità ingannevole se correlata alle vendite [...] Occorre spiegarglielo bene, meglio forse per telefono [...]".

In un'altra: "Mi verrebbe da rispondere [al team Ferragni]: In realtà le vendite servono per pagare il vs cachet esorbitante”.

Balocco a Ferragni: "Sostegno al progetto benefico senza menzionare le vendite"

Lo scambio di mail tra il team Ferragni e la Balocco continua. Ecco un messaggio di posta del 18 novembre al team TBS Crew.

B. "Per noi è molto importante sottolineare il sostegno al progetto benefico senza menzionare le vendite (in quanto si tratta di una donazione che non è legata all’andamento del prodotto sul mercato)". Alla fine, però, i riferimenti alle vendite erano presenti in tutti i post social condivisi dall’influencer, che è infatti è stata multata dall'Antitrust per pubblicità ingannevole, assieme all'azienda dolciaria.