Superbonus, tutti gli aiuti per la casa: proroga per redditi bassi e sanatoria per aziende e famiglie, ecco il TESTO

Resta in vigore, ma con una stretta sul tipo di interventi previsti e fino al 2025, quello sulle barriere architettoniche al 75%, mentre cambia il bonus mobili

Nella giornata di ieri è stato trovato un accordo sul Superbonus prima dell'ultimo Consiglio dei ministri del 2023. Nonostante l'opposizione alla proroga, è stata introdotta la possibilità per i redditi sotto i 15.000 euro di mantenere l'agevolazione attraverso un fondo per la povertà. Il decreto Superbonus include anche restrizioni sul Sismabonus e sulla cessione del credito per le barriere architettoniche dal 1° gennaio 2024. Resta in vigore, ma con una stretta sul tipo di interventi previsti e fino al 2025, quello sulle barriere architettoniche al 75%, mentre cambia il bonus mobili con il tetto massimo di spesa da detrarre al 50% che passa dagli 8mila euro del 2023 ai 5mila del 2024. Antonio Tajani, il giorno dopo l'accordo raggiunto nella maggioranza, ha commentato con orgoglio le modifiche al Superbonus: "Hanno vinto il buonsenso e la ragionevolezza. Noi di Forza Italia siamo molto soddisfatti". 

Superbonus, tutti gli aiuti per la casa: proroga per redditi bassi e sanatoria per aziende e famiglie

Come detto, dal primo gennaio 2024 il Superbonus scende dalla doppia versione del 110% e 90% (attualmente in vigore) al 70%. Nel 2025, invece, si scenderà al 65%. Per i redditi più bassi, con Isee sotto i 15mila euro e che abbiano raggiunto entro il 31 dicembre di quest'anno il 60% dei lavori, il Fondo di povertà compenserà la differenza tra il 70% di agevolazione prevista dal primo gennaio e il 110%. Tutto questo, però, entro il 31 ottobre del prossimo anno. Salva, infine, l'agevolazione al 110% anche per chi ha fatto lo sconto in fattura o la cessione del credito su tutti i lavori certificati entro dicembre 2023. I lavori, sulla base degli stati di avanzamento, non sono oggetto di recupero in caso di mancata ultimazione dell'intervento stesso, ancorché tale circostanza comporti il mancato soddisfacimento del requisito del miglioramento di due classi energetiche.

Dal 1° gennaio stop al bonus villette

Stop al Superbonus per le villette dal primo gennaio. Il 31 dicembre scade, infatti, la proroga dell'agevolazione che era riservata a quanti avessero effettuato almeno il 30% dell'intervento complessivo al 30 settembre 2022.

Ecobonus al 50% anche per serramenti e caldaie

Resta per tutto il 2024 la detrazione al 50% per spese fino a 60mila euro per la sostituzione di serramenti e infissi, schermature solari o caldaie a biomassa. L'Ecobonus per i condomini prevede uno sgravio del 70% e riguarda una spesa massima di 40mila euro per l'isolamento termico delle parti comuni opache con incidenza superiore al 25%. E' previsto per tutto il 2024 se il titolo edilizio è stato presentato entro il 16 febbraio 2023.

Bonus mobili, la spesa scende da 8mila a 5mila 

Scende da 8mila a 5mila euro nel 2024 la spesa massima detraibile per l'acquisto di mobili e grandi elettrodomestici per la quale è possibile usufruire di una agevolazione del 50%.

Mini-stretta sul sismabonus, al 70% il 2024

Prorogato a tutto il 2024 il Sismabonus per le spese di messa in sicurezza antisismica. Possibile una detrazione del 50% per una spesa massima di 96mila euro per unità immobiliare. La detrazione sale (70 o 80%) quando dalla realizzazione degli interventi si ottiene una riduzione del rischio sismico di 1 o 2 classi. Nell'ultimo decreto Superbonus è stata inserita una mini-stretta per cui si può accedere all'agevolazione solo se la richiesta di titolo abitativo per i lavori è stata presentata prima dell'entrata in vigore del provvedimento.

Bonus barriere, esclusi gli infissi 

Il decreto Superbonus ha limitato l'ambito dell'agevolazione al 75% solo a una serie di interventi specifici come l'installazione e la modifica di scale, rampe, ascensori, servoscala e piattaforme elevatrici. Esclusi quelli riguardanti l'automazione di specifiche tipologie di impianto (porte automatiche, tapparelle e saracinesche motorizzate, imposte e persiane automatiche). Dal primo gennaio 2024 la cessione del credito è consentita per le parti comuni dei condomini con uso abitativo e alle persone fisiche con redditi inferiori a 15mila euro.

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