Genova, cadavere trovato nel torrente che scorre vicino al carcere, le telecamere risolvono il giallo

Nelle immagini acquisite dalla polizia si vede la vittima mentre sale su un muretto, perde l'equilibrio e precipita. Tra le ipotesi lo stato di ebbrezza o un malore

Per qualche ora a Genova si è temuto l'omicidio, invece si è trattato di un tragico incidente: la vittima è precipitata da un muretto lungo il greto del torrente Bisagno nel quartiere Marassi, a poche decine di metri dallo stadio Luigi Ferraris e dal carcere. Sono state le immagini delle telecamere di videosorveglianza, acquisite dalla squadra mobile, a risolvere il giallo e a dissolvere i dubbi degli inquirenti e il timore che la morte di un ventisettenne di origine ecuadoriana fosse frutto della brutale aggressione di un killer svanito nel nulla. 

Il corpo del ragazzo è stato notato questa mattina da un passante che ha chiamato la polizia. Sul posto sono arrivate le volanti e la polizia scientifica. Il giovane presentava un trauma facciale e aveva i pantaloni abbassati. I poliziotti hanno immediatamente visionato le telecamere di sorveglianza che hanno ripreso tutta la scena: si vede il ventisettenne che sale sul muretto e poi perde l’equilibrio facendo un volo di diversi metri. Una tragica fatalità, non un gesto volontario. Sul posto anche il medico legale e i vigili del fuoco per il recupero del corpo. Il pm di turno, Stefano Puppo, potrebbe disporre comunque l’autopsia per accertare se il ragazzo, originario dell’Ecuador e che abitava non lontano dal luogo dell’incidente, abbia perso l’equilibrio per un malore oppure per altre ragioni. Lo stato di ebbrezza, per esempio.