Obbligo vaccino Covid, tribunale Aquila annulla sanzione a 50enne non inoculato: "Illegittima, sieri inidonei ad impedire contagi"

L'obbligo al vaccino anti-Covid 19? E' illegittimo. Lo ha stabilito il Giudice di pace dell'Aquila, che ha annullato una multa ad un aquilano di 50 anni. Il tribunale ha accolto il ricorso presentato dall'avvocato Gianluca Maccarone, in opposizione all'avviso di addebito contenente una sanzione amministrativa di 100 euro. Sanzione inflitta dall'Agenzia delle Entrate Riscossione al 50enne per aver violato l'obbligo vaccinale e quindi di non essersi sottoposto al ciclo di vaccino anti-Covid 19. "L'obbligo vaccinale? Illegittimo, sieri inidonei ad impedire contagi", si legge nella sentenza. 

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Obbligo vaccino Covid, tribunale Aquila annulla sanzione a 50enne non inoculato

Il tribunale dell'Aquila ha annullato la sanzione ad un 50enne che si era rifiutato di sottoporsi all'obbligo vaccinale anti-Covid 19. Il motivo? Si tratta di un obbligo illegittimo. A stabilirlo è stato il Giudice di pace, che ha annullato la multa di 100 euro inflitta dall'Agenzia delle Entrate Riscossione al 50enne, reo di non essersi sottoposto al ciclo di vaccino anti-Covid 19. Nel ricorso, l'avvocato Gianluca Maccarone ha eccepito tutta una serie di motivi procedurali/amministrativi e argomentato, nel merito, con svariati capi del ricorso, che l’imposizione dell’obbligo vaccinale era illegittima e assolutamente ingiustificata. Tra i tanti motivi che hanno portato ad essere l'obbligo vaccinale illegittimo il fatto che la carica virale dei vaccinati non è diversa da quella dei non vaccinati, cosi come citato anche in molti studi medico/scientifici pubblicati su riviste mediche specializzate internazionali, quali il “British medical journal” ed il “The Lancet”.

Obbligo vaccino Covid, giudice Zanda annulla sanzione a infermiera non vaccinata e dispone risarcimento danni da 70mila euro: "Sospensione discriminatoria, somministrazione non impedisce contagi"

Il giudice Susanna Zanda ha annullato la sanzione dell'infermiera non vaccinata di Poggibonsi, risarcendola dei danni morali e psichici subiti per ogni giorno di sospensione discriminatoria

I precedenti

"Il mio assistito è un libero professionista che come tutte le persone che non si sono sottoposte al vaccino ha comunque avuto problemi consequenziali diretti e indiretti (limitazione della liberta di muoversi con divieto di accesso ad uffici pubblici, divieto di circolazione, spese per test molecolare Covid-19 con esito negativo ripetuti settimanalmente per ottenere Green Pass ecc. Lo stesso pur avendo fatto regolarmente tutti i vaccini in età adolescenziale debitamente testati, non ha inteso aderire alla campagna vaccinale per il Covid-19 in quanto- dopo un coscienzioso consulto con i propri sanitari di fiducia- ha ritenuto l’inidoneità dei vaccini in commercio a impedire la diffusione del contagio del virus e che l’imposizione di questo trattamento sanitario obbligatorio fosse in evidente contrasto con l’art. 32 della Costituzione, che tutela la salute individuale e la persona umana", le parole di Gianluca Maccarone, che, a supporto della sua richiesta di annullamento dell’avviso di addebito, ha anche prodotto una serie di sentenze di accoglimento di vari ricorsi, emesse nel corso del 2022 e del 2023 da diversi Giudici di pace italiani e da vari Tribunali.