Rudy Guede, braccialetto elettronico per violenze e lesioni all’ex compagna, uscì dal carcere lo scorso giugno dopo 13 anni

Nuova misura cautelare per il 36enne ivoriano condannato per l’omicidio della studentessa inglese Meredith Kercher

Rudy Guede dovrà portare il braccialetto elettronico per violenze e lesioni all’ex compagna. Il 36enne ivoriano era stato condannato per l’omicidio della studentessa inglese Meredith Kercher, avvenuto l’1 novembre del 2007 a Perugia. Guede, ora, deve rispondere di lesioni personali, maltrattamenti e violenza nei confronti dell’ex compagna.

Rudy Guede, braccialetto elettronico per violenze e lesioni all’ex compagna, uscì dal carcere lo scorso giugno dopo 13 anni

La misura cautelare del divieto di avvicinamento alla ex compagna è stata notificata su richiesta della Procura di Viterbo. Nei confronti di Guede i pm, coordinati dal procuratore Paolo Auriemma, contestano i reati di lesioni personali, maltrattamenti e violenza. L'uomo era stato scarcerato nel giugno scorso dopo circa 13 anni di detenzione. A Guede è stato applicato anche il braccialetto elettronico.

Il 36enne ivoriano lavora nella biblioteca del centro studi criminologici

In carcere Guede si è diplomato, poi laureato. Sull’avambraccio sinistro ha una cicatrice. “Nei primi giorni di galera in Germania mi hanno tenuto isolato per tre giorni in una cella da solo, quando mi hanno fatto uscire ho chiesto una lametta da barba e mi sono tagliato, caddi per terra, venni soccorso”, ha raccontato. Dalla Germania, dove si era rifugiato dopo la morte di Meredith, viene trasferito in Italia.
“Il momento più brutto è stato quando il mio compagno Roberto si è tolto la vita. Stavo rientrando in cella, ho aperto lo spioncino e ho visto che i suoi piedi penzolavano, si era impiccato con il mio scaldacollo, ho rivisto di nuovo la morte da vicino”.
Oggi il 36enne vive a Viterbo ed è fidanzato. La mattina lavora alla biblioteca del centro studi criminologici. La sera cameriere in un ristorante. “In casa soffoco, mi ricorda il carcere, resto fuori anche se piove”, ha spiegato. Dopo il carcere si è fatto due tatuaggi: un’ala e un sole, simbolo di libertà, e la scritta buddista Bodhisattva, l’essere vivente che aspira alla reincarnazione attraverso la compassione. Ora, però, è arrivata la nuova misura cautelare.