Filippo Turetta, stop a isolamento, avrà accesso libero al corridoio dell'infermeria, ha visto in tv i funerali di Giulia
La direzione del penitenziario ha deciso di affiancarli un detenuto di 50-60 anni, che ha accettato di "seguirlo"
Stop all'isolamento per Filippo Turetta. Il giovane accusato dell'omicidio di Giulia Cecchettin ha cambiato cella all'interno del carcere di Verona, passando quindi al regime di custodia aperta. Turetta starà in una cella con la porta aperta e potrà camminare lungo il corridoio del reparto di infermeria. La direzione del penitenziario ha deciso di affiancarli un detenuto di 50-60 anni, che ha accettato di "seguirlo". Turetta pertanto ha potuto guardare la tv e seguire i funerali di Giulia.
Filippo Turetta, stop a isolamento, avrà accesso libero al corridoio dell'infermeria
Filippo Turetta non si trova più in isolamento nel carcere di Verona. Il 21enne è passato al regime di custodia aperta: il giovane starà in una cella con la porta aperta e sarà libero di camminare per il corridoio del reparto di infermeria, dove potrà incontrare tutti gli altri detenuti (un totale di 19 in 16 celle). Da quello che filtra, Turetta sembra che si stia ambientando all'interno del penitenziario e appare tranquillo. Il suo compagno di cella, un uomo di 50-60 anni, condannato per reati finanziari, ha deciso di "seguirlo" e di stargli accanto in questi primi mesi di carcere.
Filippo Turetta ha visto in tv i funerali di Giulia
Essendo un detenuto come gli altri, Filippo Turetta potrà guardare la tv e quindi ha potuto seguire i funerali di Giulia Cecchettin. Le esequie della ragazza, infatti, sono state celebrate a Padova nella Basilica di Santa Giustina e trasmessi in diretta dalle 11 di martedì 5 dicembre su Canale5. Il 21enne gode dei diritti riconosciuti a tutti i reclusi al carcere di Verona, compreso quindi la possibilità di vedere la televisione. Dalle fonti che arrivano dal penitenziario, sembra che si stia rendendo conto di quello che ha fatto. Inoltre, "sta prendendo le misure con la realtà del carcere, che la prima volta è uno shock".